Andrea Bosco, giornalista e scrittore di fede bianconera dedica la parte conclusiva del suo consueto editoriale per Tuttojuve ad analizzare il flop della Juve nel corso di questa stagione.
Il giornalista critica l’analisi proposta da Mario Sconcerti: “I suoi recenti pensieri sul flop presentano un paradosso: la “responsabilità“ della Juventus. Dice Sconcerti: nove anni di successi consecutivi hanno di fatto deresponsabilizzato la concorrenza. Si è ammessa l’inferiorità e si è gareggiato per il quarto posto. Ci può stare”.
“Ma nel ragionamento non viene considerato l’antefatto: perché la Juventus si è resa protagonista di una bulimia che è andata al di là del semplice percorso sportivo? Se non si ammette la sperequazione prodotta da Calciopoli, non si può comprendere cosa sia frullato nella testa della proprietà della Juve
. Questa non è solo una storia sportiva che resterà negli annali. Questa è la storia di una vendetta. Perché, certamente sono imprenditori. Ma sono anche tifosi”.Tornando a Calciopoli, Bosco scrive che “se qualche tribunale li avesse ascoltati, se qualche presidente federale avesse deciso (almeno) di “decidere“ forse la tirannia non sarebbe durata un decennio”.
Infine: “La verità? Il calcio italiano non può fare a meno della Juventus. Né il calcio italiano, né i media . Mezzo paese detesta la Juve? L’altro mezzo la ama . Se la Juve vince corrono gli ascolti, corrono le vendite dei giornali, corre la pubblicità : corre il sistema”.