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Ibrahimovic: “Non mi interessa lo scudetto d’inverno”

L’attaccante Zlatan Ibrahimovic nel corso di una lunga intervista concessa a il Corriere dello Sport ha parlato anche della sua scelta di tornare al Milan, che ora si ritrova capolista in classifica:

“Oggi mi sento un leader. Io guido, la squadra mi segue. Dieci anni fa era un altro Milan. Ma anche il Milan che ho trovato nel 2020 era diverso. Sempre una squadra molto giovane. Abbiamo lavorato, ci siamo sacrificati. Ecco i risultati. Non è solo merito mio”.
“Non posso giudicare quanto c’era prima di me. Stiamo facendo grandi cose, è vero, com’è vero che non abbiamo vinto un bel niente. C’è la voglia di fare di più”.

Del suo rapporto con l’allenatore Pioli, Zlatan ha dichiarato: Lui allena, io gioco. Lui mi chiede di fare certe cose e io eseguo. Ha fiducia in me e mi dà istruzioni che mi piacciono. Un buon bilanciamento dei compiti. Mi trovo bene in campo e fuori. Lo scorso anno era anche lui nella situazione di non sapere se il giorno dopo avrebbe lavorato o no. Un altro avrebbe salutato dicendo: grazie, vado dove c’è un domani. Lui invece ogni giorno mandava messaggi di rassicurazione ai calciatori. E ha dimostrato di essere un allenatore da grande squadra“.

I difensori avversari? “Mi sono sempre piaciuti quelli che accettano il duello duro e leale. E ricordiamoci che prima non c’era il Var. Paolo Maldini

mi stimolava. Ora dice che all’epoca non ero forte come oggi, ma se ricordo bene non è che vincesse tutti i confronti con me. Mi piace Chiellini, un animale che continua a darti la caccia. Quella è la mentalità giusta”.

Sui 7 lunghi anni di assenza dei rossoneri dalla Champions, Ibrahimovic ha commentato: “Non è normale né per la società né per i tifosi. Con tutto il rispetto, vedo l’Atalanta in Champions e il Milan no e sono venuto per cambiare questa situazione. Io non so che cosa sia accaduto per sette anni. Mi sembra chiaro che se non c’è stabilità nel club non può esserci neppure in campo”.

In merito ai suoi progetti futuri, Ibrahimovic ha commentato: “Finché sto bene vado avanti. A giugno scade il mio contratto e ne parliamo. Non volevo intrappolarmi in situazioni senza uscita e neppure intrappolarci il mio club. Per questo all’arrivo ho firmato per sei mesi e poi ho rinnovato. Altri hanno ragionato diversamente, io sono per la libertà di scelta”.

“Quello del tecnico mi sembra un lavoro molto stressante, ma chi lo sa. Oggi mi piace troppo stare in campo”.

Ibrahimovic ha poi concluso: “Titolo d’inverno? Non m’interessa arrivare a fine anno e scoprire che sono stato solo campione d’inverno“.

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