Reduce dalla vittoria 3-0 sul campo del Sassuolo, un agguerrito Antonio Conte ha commentato la partita dei nerazzurri ai microfoni di SkySport.
Il commento di Conte:
“Nella mentalità non è cambiato nulla, noi scendiamo in campo sempre con lo stesso atteggiamento. Si ragiona sempre in base al risultato, è questo il problema.
All’Inter non è mai semplice, noi dobbiamo essere bravi ed ermetici perché c’è sempre gente che non vede l’ora di buttarci addosso… vabbè, non dico cosa ma l’avete capito. C’è sempre molto accanimento verso questa squadra, mai visto così tanto”.
Io di squadre ne ho allenate ma vedere questo accanimento a prescindere in tutte le situazioni, fa diventare tutto difficile per i giocatori. Loro sono bravi. Dobbiamo restare un fronte unico fino alla fine della stagione.
Il rapporto con proprietà e presidente è ottimo, io mi sono messo totalmente a disposizione per iniziare un percorso con questo club e cercare di riportarlo dove merita e dove è stato dieci anni fa
.Io sono una delle soluzioni, insieme le altre due-tre per riportare sù l’Inter, ma non posso essere l’unica. C’è bisogno di tutti quanti. Grande piacere della stima del Presidente e della società, stima reciproca ma, ripeto, io non sono l’unica soluzione.
Bisogna essere sempre tutti pronti a dividersi le responsabilità, tecnico, giocatori e dirigenti, non lasciare la squadra o l’allenatore da solo e fare fronte unico contro le avversità. Mi auguro che tutti si sia sullo stesso carro”.
Alla domanda su cosa pensasse dello striscione esposto dagli ultrà della Curva Nord, Conte ha commentato:
“Che striscione? Non ne ero a conoscenza. Noi diamo sempre il massimo e cerchiamo di rendere sempre orgogliosi i tifosi. Una cosa deve essere chiara, noi diamo sempre il 110%. Giocare per l’Inter non è semplice, c’è tanta negatività intorno”.