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Bordate di Luisito Suarez all’Inter: “Suning ha comprato il club non per renderlo di nuovo fantastico, ma per fare affari. È un’altra Inter, non la Grande Inter”

La bandiera dell’Inter Luis Suarez riserva parole al veleno per l’Inter. E lo fa in lunga intervista concessa al quotidiano spagnolo AS:

In questa Inter dei cinesi non conosco nessuno, tranne i dipendenti che sono lì da tanti anni. Non so se qualcuno si sia dimenticato che non solo ho giocato per l’Inter per nove anni e ho vinto due Coppe dei Campioni, ma poi ho lavorato per più di 15 anni con Massimo, il figlio di Angelo Moratti che mi ha ingaggiato come giocatore”.

E ancora: Questi signori comprano il club non per renderlo di nuovo fantastico, ma per fare affari. Non sono interessati a nient’altro. Hanno persino cambiato il nome del centro sportivo e ora la chiamano Suning e il nome di Moratti si vede appena. Quelli che c’erano prima dei cinesi hanno già fatto affari e vogliono lo stesso. Non hanno una cultura calcistica, non conoscono il calcio, solo i soldi”.

Altra bordata: “È un’altra Inter, non la Grande Inter come si chiamava la nostra”.

Luisito Suarez passa poi ad Conte: “Che faccia giocare Eriksen. Il danese è un ottimo giocatore anche se mi sembra che al ragazzo manchi un po’ di carattere. Ma di certo con 15 o 20 minuti a partita non può fare nulla. Deve giocare più partite consecutive”.

[…] “Gli allenatori oggi pensano di farsi ascoltare urlando. Ma contano i giocatori con personalità. Conte pensa di essere il capo del club. Chiede, chiede, chiede. E firmano contratti di due-tre anni e hanno 3-4 assistenti, il secondo, il preparatore, il preparatore del portiere e quello che firma i contratti. Poi se le cose vanno male per mandarlo via devi pagare 40 mln. Per questo dovrebbero comprarsi un club, per poter fare quello che vogliono. Non smette di lamentarsi e se non gli dai quello che vuole dice che se ne va. E quasi si faceva mandare via”.

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