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Palamara, il Pm che indagò su Calciopoli espulso definitivamente dall’ANM

Luca Palamara è stato espulso definitivamente dall’Associazione Nazionale Magistrati nell’ambito dello scandalo sulla corruzione nelle procure italiane, per il quale è attualmente inquisito.

Diventa dunque definitiva l’espulsione per gravi violazioni del codice etico di Luca Palamara dall’ Associazione nazionale magistrati, di cui è stato presidente negli anni dello scontro più duro con il governo Berlusconi.

Il nome di Palamara era anche legato a Calciopoli, quando nel 2006 aveva chiesto 6 anni di reclusione per Luciano Moggi nel processo Gea.

Secondo quanto riferisce un agenzia ANSA, “L’assemblea generale degli iscritti al sindacato delle toghe, riunita a ranghi ridottissimi ( un centinaio i presenti a fronte di 7mila soci) ha confermato il provvedimento del 20 giugno scorso del Comitato direttivo centrale dell’ Anm, bocciando il ricorso del pm romano

sospeso dalle funzioni e dallo stipendio e imputato a Perugia per corruzione. Solo 1 voto a favore del ricorso”.

Luca Palamara ha commentato la decisione dell’Anm di espellerlo: “Da magistrato e da cittadino che crede profondamente nel valore della giustizia equa ed imparziale ribadisco che le decisioni devono essere rispettate. Con altrettanta forza ribadisco di non aver mai barattato la mia funzione. Auguro buon lavoro all’Anm nell’auspicio che torni ad essere la casa di tutti i magistrati”.

E ancora: “Sono stato travolto e nella fiumana mi sono perso, ma non mi sento di essere stato moralmente indegno”, ha assicurato.

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