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Maurizio Sarri: «Io dò un voto buono alla squadra, perché questo è il campionato più difficile della storia del calcio italiano»

Sarri parla in conferenza stampa alla vigilia del match contro la Sampdoria, che potrebbe consegnare lo scudetto ai bianconeri.

Ecco alcuni passaggi della conferenza.

«Domani dobbiamo essere equilibrati e saper leggere le situazioni della partita», sostiene il mister.

«La Sampdoria è una squadra non semplice da affrontare, mantengono ordine. Poche motivazioni? Non credo, hanno appena perso un derby. Ma le motivazioni che contano, domani, sono le nostre».

Poi a proposito di Champions League: «è affascinante, ma la competizione più indicativa sul lavoro stagionale di una squadra è il campionato. E adesso pensiamo solo al campionato».

A chi gli chiede “A proposito dei cali fisici come ha detto lei dopo Udine”, Sarri replica seccato: «Io non ho mai parlato di cali fisici,

forse ti confondi con qualche altro allenatore. A Udine abbiamo fatto 11 km».

Poi si tocca il tema-infortuni: «La Juve ha tanti infortunati da qualche anno ma è difficile trovare una causa comune, ci sono stati anche infortuni traumatici, Chiellini è tornato a correre ieri, Higuain ieri si è allenato a parte e oggi proviamo a rimetterlo in gruppo, De Sciglio dalla prossima settimana. La situazione è tipica di una squadra che ha fatto tante partite ma non drammatica, siamo pronti ad ovviare».

Infine spiccano queste perole dell’allenatore bianconero: «Io dò un voto buono alla squadra, perché questo è il campionato più difficile della storia del calcio italiano, con difficoltà enormi per tutti».

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