Il giornalista Marcello Chirico su ilbianconero.com ha commentato le dure parole di Antonio Conte, che hanno creato qualche polemica e che sono state ritenute da molti decisamente fuori luogo, a seguito del pareggio 2-2 contro la Roma.
Il commento di Chirico:
“C’è il Covid 19, e il Pinetina62. Entrambi sono dei virus: il primo letale, che speriamo di debellare in fretta e sul quale c’è poco da scherzare, il secondo inventato per l’occasione dal sottoscritto (sperando se ne colga l’ironia) e che sembrerebbe colpire chiunque transiti dall’Inter.
Lo definirei il “virus del piangina”, al quale non poteva sottrarsi nemmeno Antonio Conte, il quale domenica sera – dopo il pareggio con la Roma – ne ha evidenziato in tv tutti i sintomi.
“Oggi alleno la Juve e sono juventino, se domani dovessi allenare l’Inter sarò interista“, promise l’Antonio in tempi non sospetti. E da quando infatti la allena, interista c’è diventato. In toto. Oggi ancor più della scorsa estate, quando iniziò a respirare e ad esporsi al Pinetina62.
La metamorfosi ora è completa, e lo dimostra questa frase, pronunciata nel post partita con la Roma: “Se deve volare uno schiaffo, lo prende sempre l’Inter. Era così in passato, è così ancora adesso”. Conte ormai si esprime come Massimo Moratti, ovvero da perfetto interista: vede nemici dispettosi dappertutto, è convinto ci sia in atto un perenne complotto architettato a danno dell’Inter e, soprattutto, che il suo nuovo club sia vittima degli eventi negativi dai tempi di Noè.
Tradotto: gli altri beneficiano di favoritismi e riguardi, l’Internazionale FC mai nella storia. Passata e recente.
Vedi appunto domenica, sull’episodio del pareggio di Spinazzola, preceduto da un fallo di Kolarov su Lautaro Martinez. Un episodio analogo
a quello che precedette, una settimana prima, la rete atalantina di Zapata alla Juventus (fallo di Freuler su Dybala).Alla Juve nessuno si è lamentato e chiesto l’annullamento del gol, né in campo e neanche fuori, Conte sì. E con toni parecchio forti.
Anziché prendersela coi suoi giocatori, per una prestazione decisamente sottotono (la Roma avrebbe meritato di più), Conte ha attaccato frontalmente la Lega scatenando una polemica assurda sui calendari.
Tra l’altro, facilmente confutabile: quasi sempre l’Inter, tra una gara e l’altra, ha goduto degli stessi giorni di riposo delle sue avversarie. Ma se ad uno juventino infastidisce, e pure parecchio, quando Sarri accampa scuse tirando in ballo orari, caldo e troppe partite ravvicinate, ad un interista il vittimista salentino piace, perché attualmente ne incarna alla perfezione la natura polemica e complottista.
“Gli schiaffi se li prende sempre e solo l’Inter! Come in passato“. Quale passato, ci spieghi Antonio. Forse quello in cui lui militava alla Juve, e vinceva?
Il Pinetina62 è riuscito pure a fargli cambiare idea sulla legittimità dei trofei conquistati in quelle stagioni dalla Juventus, delle cui vittorie fu uno degli artefici, come calciatore/capitano prima e allenatore poi? Sia più chiaro, Antonio.
Magari Conte ha cambiato idea pure sullo scudetto vinto nel ’98, e gli sono venuti dubbi anche su quello del 5 maggio. Potenza del Pinetina62 e del lavaggio del cervello praticatogli in questi mesi dall’ambiente nerazzurro.
“Ora sono juventino, ma se allenerò l’Inter sarò interista” spacciando il tutto come professionismo allo stato puro. No, si chiama opportunismo: con 12 milioni l’anno in più depositati sul proprio c/c bancario, si riesce anche a straparlare”.