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Cesare Prandelli: “Critiche eccessive a Sarri. Se dovesse raggiungere scudetto e Champions sarebbe una stagione straordinaria”

L’ex centrocampista e attuale allenatore del Genoa, Cesare Prandelli, intervistato in esclusiva da tuttojuve.com ha commentato la situazione attuale della Juventus, a partire dalla sfida di stasera contro il Sassuolo.

Un estratto delle parole di Prandelli:

“Sarà una partita che può portare qualche insidia, il Sassuolo sta bene e sta giocando un buon calcio. C’è però una differenza rispetto all’Atalanta: meno fisicità ed aggressività, quest’ultima caratteristica è spesso evidenziata nella metà campo avversaria. E in difesa soffre un po’. Per questo motivo, credo ci sarà più fraseggio e possesso palla da parte della Juventus. La rivedremo un po’ come è nella sua abitudine di gioco”.

Prandelli ha poi commentato le prestazioni poco costanti della Juventus:

“Il fatto di giocare sempre può portare a qualche problema fisico, però c’è anche da dire che la Juventus sta affrontando solo squadre in forma in questo periodo. Per me questa è una partita chiave, in caso di vittoria netta può definitivamente chiudere il discorso scudetto. Eliminando così, in questo modo, lo scontro diretto con la Lazio

del prossimo lunedì”.

L’ex centrocampista ha poi proseguito:

“In questa fase sicuramente stanno pensando di portare a casa i tre punti, è più umana da questo punto di vista e può diventare una squadra che può perder anche qualche partita.

La Juve, però, è prima in classifica e agli ottavi di finale, se tra due mesi dovesse raggiungere entrambi gli obiettivi sarebbe una stagione straordinaria“.

Prandelli ha poi continuato commentando le numerose critiche rivolte al tecnico Maurizio Sarri:

“Mi sono sembrate eccessive e alcune di queste fuori luogo. D’altronde quando scegli Sarri in panchina significa che vuoi imporre la sua idea di gioco, ma non è che se perdi un trofeo devi iniziare a metterlo in discussione. Le critiche non troveranno mai un varco se c’è solidità e fiducia attorno a lui, mi auguro per questo che la Juventus continui a rispettare il concetto iniziale di vincere giocando bene. Anche se a Torino contano solo i risultati“.

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