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Arbitri, Marcello Chirico rincara la dose: “Rizzoli ha rovinato tutto. Il problema è che nessuno glielo dice”

Avete capito a chi abbiamo dato in mano il nostro calcio? O ci si arrende, o li si caccia”. Con queste parole Marcello Chirico (giornalista e tifoso juventino) chiude il suo editoriale per le colonne de IlBianconero.

Il giornalista ce l’ha col designatore Rizzoli.

Perché con la sua deregulation sui falli di mano, e sul modo di utilizzare il Var, sta rovinando in modo irreversibile questa seconda parte di campionato”.

Ribadisce Chirico: “Non lo dico solo oggi, dopo la scoppola ricevuta al Meazza dalla Juventus e un rigore osceno fischiato contro la Juve, lo vado ripetendo e ribadendo da settimane, e non uso l’aggettivo “falsato” solo perché fin troppo abusato da coloro i quali – per abitudine – non accettano mai i risultati del campo. Qualsiasi essi siano”.

Prosegue il giornalista: “Però i danni che sta arrecando alla serie A l’uomo vitruviano, con le sue assurde manipolazioni delle regole IFAB, sono giganteschi. Il problema è che nessuno glielo dice, probabilmente perché ai signori del pallone questo calcio, rovinato in questa maniera demenziale, piace”.

È più spettacolare. Tanti rigori, tanti gol. Un carosello di reti. E chi se li vede fischiare a favore, se li prende e porta a casa con la tipica meschineria italica: le regole non ci piacciono, però se ci favoriscono vanno bene così”.

Personalmente, ritengo questo non sia più football ma palla avvelenata.

“Guardate soltanto cos’è capitato negli ultimi tre Juventus – Milan, tra Coppa Italia e campionato. Rigore nella semifinale d’andata, per braccio largo di Calabria, in elevazione e voltato pure di spalle. Rigore in quella di ritorno, per gomitino di Conti, che nella torsione del busto manco si accorge di dove sia la palla. Rigore nell’ultima sfida di campionato, per un altro colpetto di gomito di Bonucci, praticamente a contatto con Rebic che col petto gli fa carambolare il pallone sul braccio. Di tutti questi rigori, a mio parere, non ce n’era manco uno”, rammenta il giornalista.

Perché nel calcio il fallo di mano dovrebbe essere una cosa seria e andrebbe punita la sola volontarietà, non il contatto accidentale della palla su mano o braccio. Non è complicato, ma a Vitruvio Rizzoli le cose semplici non piacciono”.

Ormai in area basta sfiorare la palla coi peli del braccio per fermare tutto, andare al Var e dare poi quasi sistematicamente rigore”.

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