Il 10 luglio del 1937 nasceva a Monticiano Luciano Moggi.
L’ex direttore generale della Juventus muove i primi passi proprio nella società bianconera negli anni settanta come osservatore e scopritore di nuovi talenti alle dipendenze del direttore generale Italo Allodi, chiamato nel 1970 dopo il ciclo trionfale con l’Inter.
Tra i suoi primi colpi, Gentile, Scirea e Paolo Rossi. Poi una parentesi alla Roma in cui si distingue per aver soffiato proprio ai bianconeri il bomber Pruzzo.
Nel 1980 è direttore generale della Lazio. Nel 1987 Ferlaino lo chiama al Napoli, fresco vincitore dello scudetto. Moggi porta a Napoli Careca e Francini e i partenopei si riconfermano in Italia e si affermano in Europa vincendo la Coppa Uefa.
Ma il periodo d’oro di Luciano Moggi è alla Juventus quando approda nel 1994 alla corta dell’Avvocato Gianni Agnelli. Ricopre il ruolo di direttore generale.
In dodici anni Moggi la fa da padrone nel mercato, con grandi colpi in entrata (da Buffon a Vialli a Del Piero) ma anche e cessioni eccezionali (Zidane).
La Juventus vince praticamente tutto. Moggi interrompe la sua eccezionale carriera a causa Calciopoli nel 2006 che sottrae alla Juventus due scudetti e viene retrocessa in Serie B. Ancora oggi sono forti i dubbi sull’attendibilità di un processo, quello di Calciopoli, a detta di molti definito una farsa.