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La denuncia di Alessandro Moggi: “Mio padre violentato da Calciopoli”

Il figlio di Luciano Moggi, Alessandro, in un’intervista ha parlato del duro periodo di Calciopoli, e del padre.

L’agente sportivo parlando ai microfoni de ‘Foglio Sportivo’ ha ricordato gli anni di Calciopoli, che per lui e per la sua famiglia sono stati durissimi, sotto tutti i punti di vista.

“Da un punto di vista umano mi hanno indurito tantissimo. Non credevo più nella giustizia, i danni economici e morali erano evidenti nella misura in cui mi hanno tolto la famiglia e tolto il lavoro a mio padre, l’unico davvero violentato da questo scandalo, ha ricordato Alessandro Moggi.

Le conseguenze hanno preso corpo nell’amarezza di non poter far rivivere a mio figlio ciò che avevo vissuto io tra squadre, spogliatoi, stadi, calciatori ed emozioni che per un adolescente sono impagabili”.

Alessandro parla anche del papà: “Il mio cognome lo porto con orgoglio. Devo tutto a mio padre che, per me, rimane un modello di vita e professionale incredibile. Mi ha insegnato il rispetto e la cultura del lavoro, trasmesso il valore delle persone e degli impegni”.

Ricordo che sette mesi dopo il mio esame da agente, era il settembre del 1993, vado insieme a lui a vedere qualche match dei Mondiali negli Stati Uniti. A un certo punto, mi chiede di fare una telefonata per lui che finisco per dimenticare: segue una ca…iata di frasi violentissime, quella sì, che non potrò scordare mai. Da quel momento, ho capito come si lavora”.

Moggi chiude l’intervista raccontando un aneddoto su CR7, che quando era ancora minorenne fu offerto alla Lazio, ma Cragnotti disse no:

“Jorge Mendes veniva in ufficio da noi a chiederci di accrescere la visibilità dei suoi assistiti. Erano i tempi di un baby Cristiano Ronaldo proposto alla Juventus in cambio di Marcelo Salas più soldi”.

Affare saltato a causa del rifiuto del cileno che a Lisbona preferì il River Plate. Il portoghese fu poi offerto alla Lazio di Sergio Cragnotti, presidente per me tra i più straordinari, che letteralmente rispose: ‘Nun me rompete er ca…o co’ questo e portatemi Ronaldo, quello vero”.

Fonte: Fanpage

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