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Andrea Bosco: “Mercato, la Juve non dia retta a Sarri”

Andrea Bosco, nel suo consueto editoriale per Tuttojuve analizza la giornata di campionato appena conclusa, con un occhio di riguardo alla Juventus.

Il giornalista non muta il pensiero sull’allenatore della Juve:

A Bologna, Sarri “commissariato“ dalla vecchia guardia, ha visto una Juventus per almeno un’ora disinvolta rispetto a quella che si era esibita contro Milan e Napoli ingessata in un “simil- sarrismo””.

Poi a proposito di “fuga“ Juve, Andrea Bosco avverte:

Mancano 11 giornate alla fine e nessuno è in grado di fare pronostici. La Juventus continuerà ad essere competitiva se manterrà l’ attuale solidità difensiva. Se recupererà qualche infortunato. Se i suoi tesserati non si abbandoneranno ad idiozie comportamentali”.

La Rosea ha spiegato che un “video” di Sarri ha cambiato la vita a Bernardeschi. Che dopo numerosi (deleteri, dico io) esperimenti, Sarri si è convinto a impiegare da esterno-interno nella posizione che abitualmente occupa in Nazionale. Fosse così, Sarri sarebbe da licenziare. Non ci voleva molto a capirlo”.

Poi l’auspicio: “L’importante sarà non tornare allo stucchevole “giro palla“ che tanti problemi alla Juve ha causato. L’importante sarà non sottovalutare il Lecce. Alle corte: se Sarri “gestirà“ invece che pretendere di “allenare“, la Juventus ha le qualità per concludete bene la stagione. Non mi azzardo a parlare di scudetto. E men che meno di Champions. Sto parlando di una “buona“ conclusione”.

“In ogni caso la Juventus – a mio parere- dovrebbe essere brava a non indulgere alla tentazione di “accontentare“ a fine stagione, il suo tecnico. Se Milik (non peraltro alle condizioni poste da De Laurentiis) è un profilo che potrebbe stare bene nella rosa Juve, altri nomi che continuano a girare (e che pare, piacciano a Sarri ) diventerebbero una zeppa per la Juve del futuro”.

Il giornalista dice la sua anche su Arthur: “A mio parere non vale Pjanic ma che potrebbe costituire uno scambio importante. Più che per la tecnica, per ragioni economiche (plusvalenza e ingaggio inferiore rispetto al bosniaco) e per carta d’identità più fresca. Gianluca Di Marzio ha spiegato che l’affare è ormai fatto. E Di Marzio è uno che – a differenza di altri – le notizie le ha”.

Detto questo non basterà Arthur a cambiare il volto del centrocampo della Juve che verrà. Ce ne vorrà un altro. Uno di quelli bravi. Uno che abbia corsa, fisicità, tecnica e tiro. Uno di “quei due” .

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