Nella magica notte del 22 maggio 1996 la Juventus conquistava la sua seconda Champions League della sua storia, e nel giorno dell’anniversario, Marcello Lippi ha ricordato per Eurosport quel giorno indimenticabile.
Le parole dell’ex allenatore bianconero:
“Ricordo tutto: ricordo la forza, la qualità morale e tecnica, la voglia di vincere mia e di quel gruppo.
Io prima della Juve non avevo mai lavorato ad alti livelli e i bianconeri non vincevano da 9 anni. Vincemmo il campionato, fu una grande cavalcata internazionale.
Ricordo anche la disponibilità dei calciatori per i calci di rigore
nella finale con l’Ajax. Lo stato d’animo in quel momento è dettato da come è andata la partita. Tutti vennero verso di me e mi dissero di voler tirare il rigore.A Manchester invece non c’era questa convinzione. Nessuno voleva batterlo: uno guardava in tribuna, l’altro di legava le scarpe. Io dissi: ‘Non posso batterli io’. Al che Trezeguet mi disse: ‘Uno posso batterlo io’. Io risposi: ‘Grazie che mi fai questa cortesia‘”.
Roma, 1996. Significa una cosa sola. 🏆 #UCL pic.twitter.com/LbVEa5CCRG
— JuventusFC (@juventusfc) May 22, 2020