Xavier Jacobelli, direttore di TuttoSport, nel corso di un’intervista in esclusiva a calciotoday.it ha commentato la possibile ripresa del campionato di Serie A, che in queste ore sta registrando diverse prese di posizione da parte del Governo e società sportive.
Le parole di Jacobelli:
“Dall’8 marzo è stato fatto un passo avanti e due indietro, senza prendere una decisione definitiva. Domenica il Premier Conte ha aperto alla possibilità di riprendere, un’ora e mezza dopo il suo ministro Spadafora lo ha sconfessato.
Il calcio costituisce oltre l’1% del pil italiano, dà lavoro a 300.000 persone. Oltre alla Serie A bisogna pensare alle categorie inferiori, molti club rischiano di sparire
.È chiaro che bisogna ripartire con la massima sicurezza sanitaria, le criticità del protocollo si risolvono, affinché lo stesso possa essere applicato.
Molti parlano di calcio senza conoscere la materia. I virologi hanno detto che non esiste il rischio zero, per nessuno. Questo non significa che bisogna bloccare tutto.
I fatti dicono che stiamo registrando un periodo di grande confusione. Oltre ai giocatori, nel calcio ci sono tante persone che percepiscono stipendi normali, se si blocca tutto queste diventano disoccupati.
Se il calcio non sta ripartendo è perché il Governo non decide, non esiste una linea chiara”.