C’è una gara tra Juventus ed Inter che forse non passerà mai agli atti e che ancora oggi, a distanza di oltre 20 anni, crea dibattiti e polemiche.
Parliamo di quella gara a Torino che decise lo scudetto nel ’98 quando i bianconeri vinsero per 1-0 tra mille dubbi per il presunto mancato rigore concesso per l’intervento di Iuliano su Ronaldo.
Ebbene, Luciano Moggi pubblica sul proprio profilo Facebook il commento di un suo fan che riepiloga quanto successe nella famosa partita del 26 aprile 1998 che vide protagonisti appunto Iuliano e Ronaldo in quello che è stato l’episodio da moviola per eccellenza.
“26 aprile 1998: Dedicato a Simoni, Ronaldo, Pagliuca, Colonnese, etc... 10 cose da ricordare sulla madre di tutte le rosicate”, esordisce il fan di Luciano Moggi.
«1.Come ribadito in diverse occasioni da Ceccarini, l’arbitro della partita, quel contatto non era da rigore ; 2. Ceccarini: “Sì, ho sbagliato, ma non era rigore. Era punizione a due in area. Per me è ostruzione”».
E ancora prosegue il tifoso bianconero su Facebook:
«3. Ricordiamo che in quel momento la Juve era in vantaggio per 1-0, e non 0-0 come alcuni vorrebbero far credere; 4. Anche se l’arbitro avesse concesso quel rigore (che non c’era), comunque dovevano ancora segnarlo: 5. Ammesso e non concesso di segnare quel rigore (che non c’era), sarebbero comunque stati sull’1-1».
«6. Anche se avessero pareggiato, mancava ancora molto alla fine: per come giocavano, potevano prenderne altri; 7. C’erano (vedere il parapiglia in campo) almeno 5-6 interisti da espellere, tra campo e panchina, oltre a Simoni».
«8. Nell’azione successiva (quella del rigore vero, poi sbagliato dalla Juve): West da regolamento era da espellere; 9. La Juve, pur mollando nelle ultime partite, ha vinto quel campionato con 5 (cinque) punti di vantaggio».
Infine scrive il fan bianconero sulla bacheca di Luciano Moggi:
«10. Il successo non richiede spiegazioni, la sconfitta non ammette scuse.
Peraltro, quelli che ancora insistono a piagnucolare su quella ridicola vicenda non li convincerete mai[…]».
Ricordiamo che in quella gara, sull’1-0, dopo un contrasto tra Birindelli e Zamorano il pallone arriva a Ronaldo che se lo allunga sulla propria destra e cade dopo un contatto con Iuliano.