Il giornalista Marcello Chirico su ilbianconero.com ha commentato le recenti dichiarazioni di alcuni ex nerazzurri, che hanno riportato alla luce alcune vicende dai contorni poco chiari del passato dell’Inter:
“Questa quarantena non è poi del tutto così noiosa. Pur senza calcio giocato, ad animarla ci stanno pensando gli ex calciatori con le loro dirette Instagram.
Totti ha rivelato di essere stato sull’orlo della separazione con Ilary a causa di un gatto, Cannavaro ha fatto chiarezza su come andarono veramente le cose nel suo trasferimento dall’Inter alla Juventus, Lukaku ha raccontato come a gennaio all’Inter fossero tutti malati senza avere la certezza se fosse normale influenza oppure covid, non essendo stati fatti dei test alla squadra.
Questo e altro ancora. In questi divertenti siparietti social, l’Inter è spesso protagonista.
Come nella recente chiacchierata tra Vieri e Ronaldo, dove i due hanno cazzeggiato sulla vera età di Taribo West, loro compagno di squadra dal ’97 al ’99.
‘Un pazzo‘ lo ha definito in un’altra conversazione Moriero, pure lui all’Inter in quelle stagioni.
Oggi il nigeriano dovrebbe avere 46 anni, ma quando indossava la maglia nerazzurra quanti ne aveva realmente? Se lo sono domandati pure Bobo e il Fenomeno, arrivando alla conclusione che ne avesse più di quelli dichiarati.
“Ci giocai contro in un Brasile-Nigeria tra nazionali Under 20, me lo ritrovai all’Inter di 5 anni più vecchio“, la rivelazione di Ronaldo.
Loro ci hanno riso sopra, ma da ridere c’era davvero poco.
Significa che, a quei tempi, all’Inter giocarono Recoba col passaporto taroccato e West con un’età falsa rispetto a quella anagrafica.
Quindi, pure lui in possesso di documenti d’identità farlocchi
. Ovvero, un reato.All’ex clivense Luciano Siqueira de Olivera, detto Eriberto, costò la squalifica di un anno – poi ridotta a 6 mesi con ammenda – da parte della giustizia sportiva.
All’epoca della sua militanza interista, qualche dubbio sull’età del nigeriano serpeggiò nell’ambiente, però il caso non finì mai sotto la lente d’ingrandimento della procura federale. A riaprirlo fu nel 2013 l’ex presidente del Partizan, Zecevic, che lo ebbe in rosa dal 2002 al 2004, confermando la falsa età del giocatore, confessatagli dallo stesso interessato.
West però smentì di avergli mai fatto una rivelazione del genere.
Adesso, però, c’hanno pensato Vieri e Ronaldo a riaprire la questione, con l’aggiunta di un particolare non trascurabile. Un paio di mesi fa West è stato intervistato dalla Gazzetta, e in quell’occasione Taribo non ha mancato di tornare sul campionato del ’98, dicendo che gli era dispiaciuto non aver vinto lo scudetto quella stagione ‘ma se non fossero successe certe cose, forse noi dell’Inter ci saremmo riusciti’.
In quelle “certe cose” di sicuro il nigeriano non contempla la sua dubbia età anagrafica, sulla quale sospettavano i suoi stessi compagni di squadra, oltre all’acclarato passaporto falso di Recoba, che – per ‘le pressioni esercitate da destra, da manca, dall’alto e dal basso’ come dichiarato dall’allora procuratore federale Porceddu – l’Inter scampò la retrocessione con una blanda sanzione, e il contemporaneo patteggiamento dell’ex ds Lele Oriali con la giustizia ordinaria.
Per Taribo West e tanti altri giocatori e dirigenti interisti dell’epoca, la stagione ‘97/98 resterà però per sempre cristallizzata nell’episodio Iuliano-Ronaldo. Punti di vista”.