Il giornalista Sandro Sabatini ai microfoni di Radio Sportiva ha commentato la situazione critica in cui versa anche il mondo del calcio a causa dell’emergenza sanitaria da coronavirus.
Le parole di Sabatini sulla possibile ripresa del campionato:
“Se non ricominci l’attività da dove l’hai lasciata fallisci. Anche il calcio è in questa situazione, nonostante tante società hanno già preso in anticipo i soldi delle TV.
Dopo la pandemia bisogna far ripartire l’economia. Il calcio è un veicolo di economia che non possiamo permetterci di accantonare come nulla fosse.
Facciamo in modo che riparta tutto lo sport, anche di base. Non è primario ma la vita deve continuare, senza ovviamente mancare di rispetto e cordoglio per quel che succede. Il lavoro di medici
e infermieri è di drammatica rilevanza ed importanza”.I calciatori si possono contagiare, ma il virus è scoppiato dal paziente 1 il 20 di febbraio e, fino al 9 marzo, nonostante l’incuranza, ha avuto appena 15 casi tra i giocatori”.
Sabatini ha poi concluso:
“Niente sarà più come prima, è una crisi mondiale, si ripartirà a porte chiuse finché non ci sarà una cura o un vaccino.
Vorrei capire perché alcuni giorni si fanno 60.000 tamponi e altri 30.000. Mancano i reagenti? Non ci sono? Mica si possono fare solo ai calciatori di Serie A“.