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Andrea Bosco: “C’è un grosso problema. Scudetto a tavolino: caro Gravina, sicuro che Agnelli non lo voglia?”

Il giornalista Andrea Bosco, attraverso le colonne di TuttoJuve solleva un grosso problema.

Sono convinti di poter tornare a giocare: presto. Allenamenti e poi dopo 12 giorni tutti in campo. A porte chiuse. Dodici partite (deve essere diventato un numero magico), tredici per l’Inter, da concentrare in un mese. Tradotto: si dovrebbe giocare ogni tre giorni, con ritmo Nba”, esordisce il giornalista.

Ma se i medici daranno il via libera, si giocherà. Ma lo daranno? Sommessamente: possibile risultino solo una quindicina i giocatori contagiati? Uno solo in serie B? Mi spiace scriverlo, ma purtroppo il virus è tornato «ad avanzà». Juventini: lasciate stare Einaudi. E cercate di essere seri. Qualcun altro, dal canto suo, provveda ad abbassare il grammofono. O quanto meno a cambiare disco”.

“Riprendere ad allenarsi e poi a giocare? Oggi, al massimo, dieci club di serie A dispongono di centri d’allenamento adeguati

a soddisfare le norme di sicurezza richieste”.

E ancora: “Poi magari ci sarebbe la non irrilevante questione dei «tamponi»: di chi li dovrà fare e del loro “numero“. Misura indispensabile (e odiosamente privilegiata) per monitorare la salute dei calciatori. Si tornerebbe a giocare assicurati dal Var? Nicchi ha espresso riserve rispetto alla tutela per arbitri, assistenti, varisti”.

Parlano. Vogliono venga assegnato lo scudetto […]. In ogni caso Gravina è sicuro: Agnelli lo scudetto a tavolino non lo vorrebbe. Sicuro? C’è un like. Appunto: un like, non un comunicato ufficiale. Io lo vorrei? No: mai”.

Altri lo hanno incassato “a tavolino”. Ma non la pretenda, Gravina, a “foglia di fico“. Compete a lui «non assegnare». Non alla Juve, «rinunciare». Nel caso di stop al torneo, la Figc ha previsto, nel merito, un protocollo? Oppure improvviserebbe?”

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