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Il responsabile della comunicazione di Lukaku fa marcia indietro: “Frainteso, non voleva accusare la Juve”. Poi l’attacco ai giornali

Quello di Rugani era il primo caso positivo in Serie A, lui si riferiva all’allarme tardivo arrivato soltanto dopo quel caso lì. E’ evidente la preoccupazione considerando che pochi giorni prima la Juventus aveva affrontato l’Inter”.

Sono le parole di Stefano Marchesi, membro della P&P Sport Management (società che gestisce il giocatore) che attraverso i microfoni di TMW Radio ha cercato di fare chiarezza sulle parole proferite da Lukaku contro la Juve durante una diretta su Instagram nella quale il giocatore aveva affermato che il campionato era stato fermato solo dopo che un giocatore della Juve era stato trovato positivo al virus.

Il senso delle sue parole era molto chiaro e focalizzato sulla tutela della salute. Sento spesso di richiami alla responsabilità da parte dei professionisti del mondo del calcio, credo ne serva altrettanta anche per chi si occupa della comunicazione”.

L’onestà intellettuale è importante. Cerchiamo di essere onesti intellettualmente e non interpretare a piacimento i messaggi. Devo ringraziare l’Inter e tutti i giornalisti che hanno recepito la nostra rettifica e precisazione in maniera immediata”.

In questo periodo dove manca il calcio giocato molti pensano che siamo in ferie, ma non è così. Aiutiamo i giornalisti a stare sul pezzo e ad avere notizie di qualità, come abbiamo fatto anche ieri”.

Volevamo portare la questione ad una dimensione normale. E’ il classico caso in cui qualcuno indica la luna e invece si finisce per guardare il dito”.

Con la comunicazione dell’Inter ci siamo subito mossi per fare in modo che la gente avesse la giusta percezione della cosa. Penso che Romelu abbia espresso una legittima preoccupazione da uomo, padre e figlio di una madre che vive in condizioni complicate”.

Fonte: Tribuna.com

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