Nel corso di un’intervista rilasciata a la Repubblica, il Ministro dello Sport, Vincenzo Spadafora, commentando l’attuale situazione di difficoltà attraversata anche dal mondo del calcio, non ha lasciato speranze ai tifosi:
“Riprendere le partite il 3 maggio è irrealistico […].
Lo sport non è solo il calcio e il calcio non è solo la Serie A […]. Dal calcio di Serie A invece mi aspetto che le richieste siano accompagnate da una seria volontà di cambiamento: le grandi società vivono in una bolla, al di sopra delle loro possibilità, a partire dagli stipendi milionari dei calciatori: devono capire che niente dopo questa crisi potrà più essere come prima“.
Dichiarazioni forti, a cui ha risposto duramente il Presidente della Serie A, Paolo Dal Pino:
“In Italia oltre 32 milioni di appassionati seguono il calcio, un fenomeno sociale ed economico che dà lavoro a più di 300 mila persone generando l’1% del PIL nazionale.
La Serie A da sempre svolge un riconosciuto ruolo di locomotiva del comparto, producendo direttamente ogni anno circa 3 miliardi
di euro di ricavi totali e generando un indotto di 8 miliardi a beneficio dell’intera piramide calcistica, oltre a una contribuzione fiscale e previdenziale di 1 miliardo di euro.In questi anni l’importo contributivo e solidaristico della Serie A, per lo sviluppo dell’impiantistica, per la valorizzazione dei settori giovanili e per sostenere sport diversi dal calcio, è sempre cresciuto: dai 93 milioni che la Lega Serie A destinava nel primo anno della sua fondazione nel 2010, agli oltre 130 che saranno versati al termine dell’attuale stagione.
Cifre importanti, sulle quali si regge l’intera filiera, che la Lega Serie A spera di continuare ad erogare anche per il futuro, a salvaguardia di tutto il movimento calcistico italiano.
Con riferimento alle odierne affermazioni del Ministro dello Sport Spadafora ritengo non sia il momento di fare polemiche e demagogia.
I numeri sopra riportati parlano da soli e non serve aggiungere altro per evidenziare il ruolo della Lega Serie A a sostegno del calcio di base e indirettamente di tutto lo sport italiano“.