L’ex centrocampista della Juventus, Marco Tardelli, intervistato da Il Mattino, ha commentato il difficile momento vissuto dall’Italia e inevitabilmente dal calcio italiano, a seguito dell’emergenza coronavirus, che ha portato alla sospensione del campionato e al rinvio degli Europei al prossimo anno.
Un momento critico che Tardelli ha commentato così:
“Mi rendo conto che questa cosa avrà un impatto economico devastante, ma era inevitabile.
Per gli Europei non avrei immaginato alcun genere di spostamento a fine anno. Anche perché poi sarebbe stato difficile ricalendarizzare le altre competizioni.
Credo fortemente che in questo momento non si possa pensare ad altro che alla salute di tutti.
Anche i giocatori sanno che si è in un momento di difficoltà e si rischia. Tutti. Ecco perché si andrà in campo quando sarà possibile. Importerà poco se non saremo allenati.
Il problema è di caratura internazionale, non solo italiano. Noi ce ne siamo accorti subito e il Governo ha fatto le cose giuste.
Ho apprezzato l’onestà di far conoscere a tutti il problema
. Non è un caso se ora ci stanno venendo dietro tutti gli altri paesi“.Dopo la sospensione del campionato, si naviga a vista alla ricerca di una soluzione per la ripresa, non appena le condizioni lo permetteranno.
Una delle ipotesi sostenuta da molti è quella dei possibili playoff, possibilità che non piace particolarmente a Marco Tardelli che ha commentato:
“Sarei per provare a finire tutto con un torneo regolare.
Non mi piace l’idea dei playoff per la serie A. Non sarebbe giusto. Il campionato deve finire per rendere tutto più regolare.
Tardelli ha poi concluso:
Spero che i calciatori possano dare una mano anche ai tanti tifosi che non possono uscire.
Potrebbero intervenire un po’ in più in radio e tv per farsi ascoltare e rispondere alle domande dai tifosi.
Vedo che lo stanno facendo sui social, ma mi aspetto maggiore elasticità da parte dei club per dare loro la disponibilità ancora di più con i tifosi. Sarebbe un segnale importante“.