La UEFA ha convocato le 55 Federazioni Europee per riorganizzare il calcio europeo, a seguito dell’emergenza coronavirus, che ha letteralmente stravolto i calendari delle competizioni.
Su SportMediaset le possibili ipotesi:
“Allo stato delle cose attuali, lo scenario più probabile e percorribile è che Euro 2020 venga rinviato al 2021, disputandosi tra giugno e luglio del prossimo anno solare e, a emergenza rientrata, lasciando il tempo a ogni torneo di concludersi a inizio estate.
Ma cosa accadrebbe nell’ipotesi che si decida di bloccare i campionati in maniera permanente?
La Uefa ha già preso posizione in merito ed è favorevole alla concessione del titolo alla squadra capolista al momento della sospensione.
In quel caso anche le graduatorie
per la qualificazione alle coppe europee sarebbero da considerare in base al momento dello stop al campionato, mentre la federazione internazionale lascerebbe nelle mani delle singole leghe la decisione sulle modalità di retrocessione e promozione, pur consigliando di intraprendere la stessa strada.Di fatto esiste un solo precedente: si torna al 1999 quando la UEFA, allora sotto la presidenza dello svedese Lennart Johansson, decise di assegnare il titolo al Partizan Belgrado, che era il leader del torneo quando venne sospeso a dieci giorni dalla fine a causa dello scoppio della guerra dei Balcani.
Quasi tutte le federazioni singole però preferirebbero che a stabilire una linea da seguire fosse la Uefa“.