Il presidente della Juventus Andrea Agnelli ha lanciato un importante messaggio attraverso i canali ufficiali della società bianconera con l’obbiettivo di dare un segnale speranza agli italiani e ai propri tifosi.
E lo ha fatto aprendo una raccolta fondi a sostegno dell’emergenza Coronavirus.
Ecco le parole del presidente della Juventus:
“In questo momento di emergenza sanitaria, anche noi come Juventus vogliamo dare il nostro contributo”.
“Innanzitutto rispettando le regole e chiedendo a tutti quanti di fare lo stesso. Restate a casa. Anche io, da ieri sera, sto osservando un periodo di isolamento volontario”.
“Ma possiamo e dobbiamo fare di più. E’ per questo che, con i nostri ragazzi, abbiamo lanciato una campagna di raccolta fondi per sostenere il nostro personale sanitario sul nostro territorio, di Torino e del Piemonte”.
“E’ per questo che chiediamo anche a voi di intervenire. In questa difficile fase, pur essendo distanti, restiamo uniti. E tutti quanti, assieme, usciremo da questo delicato momento”.
Riguardo ai dettagli della donazione, la Juventus ha emanato questo comunicato:
“In un momento così delicato come Juventus crediamo di poter dare il nostro contributo. Torino e il Piemonte sono i nostri territori, i luoghi in cui viviamo e vogliamo fare la nostra parte in questa emergenza.
Per riuscirci dobbiamo innanzitutto rispettare le regole e le indicazioni che ci vengono fornite dalle autorità.
Oltre questo possiamo e dobbiamo fare qualcosa in più per tutti quei medici e infermieri impegnati giorno e notte per far fronte a questo difficile momento. Juventus partecipa quindi alla raccolta fondi per sostenere il sistema sanitario piemontese.
L’obiettivo è sostenere le strutture sanitarie e tutto il personale che in questi giorni sta combattendo una durissima battaglia per curare i cittadini. Le donazioni raccolte andranno a favore dell’inizativa «Regione Piemonte-Sostegno emergenza Coronavirus» promossa dalla regione Piemonte. Ognuno di noi può fare la sua parte, aiutaci a condividere questa campagna! Dimostriamo che siamo tutti distanti, ma uniti”.