Le misure di sicurezza adottate dal Governo per far fronte all’allarme coronavirus, hanno inevitabilmente travolto anche il mondo del calcio, dando il via ad immancabili polemiche e malcontento per la decisione di far disputare alcune partite a porte chiuse, compresa la sfida di Champions League tra Inter e Ludogorets.
Il San Siro accoglierà quindi le due sfidanti totalmente vuoto, dal momento che è stato impedito anche ai 250 accreditati, tra giornalisti e tecnici, l’accesso allo stadio.
La Federazione Nazionale della Stampa e l’Unione Stampa Sportiva Italiana, in una nota congiunta hanno espresso la loro contrarietà alle limitazioni che coinvolgono anche gli operatori della comunicazioni:
“La psicosi da Coronavirus colpisce anche il mondo del calcio.
La decisione dell’Uefa di consentire l’accesso nello stadio “Giuseppe Meazza” di Milano ai soli operatori di ripresa
, in occasione della partita Inter-Ludogorets, in programma domani sera, rappresenta un’inaccettabile limitazione del diritto di cronaca.Se è condivisibile la preoccupazione di ridurre le possibilità di contagio, in questo caso si rischia di cadere nel ridicolo.
Non si capisce, infatti, perché ai giornalisti, che da giorni stanno documentando l’evolversi della situazione entrando negli ospedali e nelle zone rosse, debba essere impedito di raccontare le partite di calcio.
Non vorremmo che il dilagare della psicosi colpisse anche la Lega Calcio, in occasione delle partite che domenica prossima saranno disputate a porte chiuse.
Dopo aver introdotto la regia unica per le immagini delle partite, negare il diritto di cronaca sarebbe soltanto un atto di prevaricazione immotivato e ingiustificato“.