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La critica di Sconcerti ad Agnelli: “Guardiola lo vorremmo tutti, ma se lo dice un presidente, alla vigilia di partite decisive, è poco comprensibile”

Il giornalista Mario Sconcerti ai microfoni di TMW Radio ha commentato le recenti parole del presidente della Juventus, Andrea Agnelli, in merito all’attuale allenatore del Manchester City, Pep Guardiola.

Le parole di Sconcerti particolarmente critiche nei confronti del presidente bianconero:

“Quelle su Guardiola sono dichiarazioni logiche, perché Guardiola lo vorremmo tutti, ma non fanno del bene.

Un conto è che lo diciamo noi, ma quando lo dice un presidente, alla vigilia di partite decisive, è poco comprensibile.

Agli occhi di vecchi maligni è passato un grande messaggio a Sarri e alla squadra.

Agnelli se la sarebbe potuta cavare in tanti altri modi, dicendo per esempio ‘Guardiola è un grande allenatore ma noi abbiamo Sarri‘.

Ha fatto vedere il tecnico toscano nella figura del superato: la Juve

ha sempre detto che Sarri è stato preso come massimo bene, ma se al club piace un altro non può essere così.

I vertici societari della Juventus sono in una situazione di disagio, proprio perché non possono dire niente da un punto di vista di risultati, perché la squadra ha fatto tantissimi punti.

Qualcosa manca perché loro erano convinti di aver preso il miglior marchio per avere un gioco nel calcio, avrebbero voluto essere riconoscibili a livello europeo come lo sono il Liverpool o il Barcellona.

Ora sono in mezzo ma si ritrovano continuamente in discussione, non so quanto sia sopportabile.

Sarri ha avuto dei limiti, ma adesso mi sembra un allenatore triste e inespresso. Per i profeti non essere capiti è la cosa peggiore”.

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