L’ex presidente nerazzurro Massimo Moratti ricorda i tempi della sua gestione fino alla conquista del Triplete. Nel farlo non risparmia la solita frecciata ai bianconeri.
“Fu tutto utile per arrivare al Triplete – spiega Moratti ai microfoni di Telelombardia -, tutto è servito per creare le condizioni per trionfare, anche le disavventure dovute al fatto di dover fronteggiare una Juve che si comportava come si comportava e lottare contro un muro che sembrava incrollabile”, dice Massimo Moratti.
“Poi riuscimmo a sfondarlo e trovare così quelle soddisfazioni in cui avevo sempre creduto ma che a un certo punto parevano impossibili”.
L’ex presidente ricorda anche i sui pupilli: “Recoba
il più amato. Ronaldo il Fenomeno rimane ovviamente indimenticabile, il più forte di tutti, quello che ci fece conoscere veramente in ogni parte del mondo”.“Ma anche Baggio, interista doc, è stato un grandissimo. Ricordo la sua classe, la sua eleganza, la sua disponibilità. Indimenticabile le partite contro il Real in Champions e lo spareggio europeo a Verona contro il Parma”.
“Il rimpianto? È Pirlo, che io volli e presi perché avevo capito quanto fosse forte: peccato che nessun allenatore seppe trovargli una posizione in campo e farlo giocare e così fui costretto a venderlo vedendo la tristezza sul suo volto”.