Momento delicato per la Juventus e per il suo allenatore Maurizio Sarri, al centro di furiose critiche, dopo la bruciante sconfitta contro il Verona.
Una crisi sempre più evidente, che sta portando molti a porsi delle domande sul futuro della Juve e del suo allenatore.
Anche la Repubblica analizza la situazione dei bianconeri e scrive:
“Gli juventini sono divisi in tre correnti: quelli che ce l’hanno con Sarri, quelli che ce l’hanno con Paratici e quelli che ce l’hanno con tutti e due, mentre si va formando una vasta schiera di nostalgici di Allegri, nutrita anche da chi fino a sei mesi fa non lo voleva più vedere neanche in cartolina.
Sarebbe interessante
sapere come e dove si colloca il tifoso Andrea Agnelli, che è tuttavia altra cosa rispetto al dirigente Andrea Agnelli: dietro alla scrivania, il presidente (che in questi sei mesi si è esposto per Sarri una volta sola, alla festa di Natale) si spoglia della passionalità e sa essere lucidissimo e, lucidamente, starà riflettendo sulla situazione.In ogni caso, una carta da giocare Agnelli ce l’ha ed è Allegri, sotto contratto fino a giugno: finora ha respinto ogni offerta, mantenendo il proposito di tornare in panchina soltanto nella prossima stagione, ma se lo richiamasse la Juve la questione sarebbe diversa, se non altro perché ne è ancora un dipendente“.