Andrea Bosco, ex giornalista tra gli altri del Guerin Sportivo e della Gazzetta dello Sport ribadisce il suo giudizio negativo sull’operato di Maurizio Sarri.
Stavolta Bosco non usa mezzi termini ritenendo che il tempo per il mister bianconero sia oramai scaduto.
“A Verona è arrivata la conferma. La Juventus cammina in campo. Vive sulle invenzioni di Ronaldo. Commette errori grossolani”, sentenzia il giornalista.
“Sarri ancora una volta ha dimostrato di non saper leggere le gare. Ma soprattutto, a mio modesto parere, la gestione di un gruppo non è roba per lui. E la gestione di un gruppo come quello che sulle maglie porta la scritta Juventus è più complicata che altrove. Più alte le aspettative: della società e dei tifosi. Maggiore la pressione mediatica.
“Di più in questa stagione: avendo la Juventus un avversario che si chiama Antonio Conte. Il confronto, gestionale, è impari. Conte è un martello. Con i suoi difetti, ma con un grandissimo pregio: sa motivare i suoi giocatori, sa motivare l’ambiente”.
“I numeri condannano Sarri , rispetto all’ultima stagione di Allegri. Ha perso una Supercoppa (che Allegri aveva vinto). Ha meno punti in classifica rispetto a quella Juventus. Ha subito più reti e ne ha realizzate di meno. Nelle ultime cinque gare in trasferta ha perso tre volte. Nelle ultime cinque in trasferta ha subito nove reti” .
“Della sua idea, mai rinnegata, di continuare a pressare, nella ricerca di un gol in più, piuttosto che in quella della difesa del risultato. Ma ci sono gare nelle quali devi capire che gli avversari sono fisicamente più attrezzati di te. E allora devi difendere il piccolo tesoro che il tuo fuoriclasse ti ha ancora una volta consentito di incamerare. Devi saper leggere le situazioni. Devi addormentare la partita. Devi essere cinico, usando ogni mezzo lecito per rallentare gli avversari”, sentenzia il giornalista .
E ancora: “La Juventus non ha un gioco. Vive di spunti individuali, per lo più affidati a Ronaldo. Non convince la gestione di Sarri”.
“Ora – avverte ancora Andrea Bosco – la situazione sta diventando paradossale: Sarri era stato preso per migliorare il gioco. Il paradosso è che i risultati non sono all’altezza delle aspettative ma soprattutto il gioco, latita. Anzi: rispetto ad un mese fa, la Juve addirittura è sul piano del gioco, regredita.”
Poi la parte più dura dell’editoriale: “Non è costume della Juventus, sollevare il suo tecnico a metà stagione. Ma se una decisione deve essere presa, meglio sia presa subito, richiamando inevitabilmente Allegri, congedato ma ancora a libro paga della società”.
“Decisione che spetta ovviamente al presidente Agnelli”.
“Sarri si era dichiarato a settembre, annunciando di “ voler triturare gli avversari”. Parole. Un allenatore saggio non perderebbe tempo con droni ed appunti. Un allenatore saggio, invece di accusare al squadra di superficialità, chiederebbe ai suoi senatori: come pensate dovremmo giocare per rendere al meglio? Sarri ha giocato al pallone a livelli troppo modesti per saperlo”.
“E, senza peli sulla lingua: sarebbe decente sentire ogni tanto anche un minimo di autocritica. Troppo facile rimandare la palla sempre nella metà campo dei giocatori : Sarri si assuma le sue responsabilità.
“Ma il sarrismo none esiste: è una semplificazione da redazione. Il calcio è semplice. Anche se certi allenatori lo complicano. L’importante è saper leggere le partite”.
L’importante è la gestione del gruppo. Temo che Sarri sia propenso a sopravvalutarsi. Se così fosse Sarri farebbe male . . Se tu hai pilotato per tutta una vita berline, anche se studi e ristudi il libretto delle istruzioni non ti puoi mettere al volante di una supercar.
“Arrischi di non trovare il bottone dell’accensione motore. Per guidare una supercar devi avere avuto un rodaggio su vetture intermedie. Da una berlina, passi al volante di una sportiva. E poi ( molto poi ) puoi sederti su una Ferrari. Molto poi”.
“Ma Sarri che ha vinto il biglietto della lotteria (e forse ancora non se ne rende conto) ha avuto il privilegio di sedersi su una Rossa, totalmente impreparato. Una Rossa è un privilegio. Ma è anche un onere. Come niente, per un dettaglio arrischi di fare brutta figura. Ho scritto arrischi? L’ho scritto. E ho scritto una cosa sbagliata. La brutta figura Sarri la sta facendo”, conclude Andrea Bosco sulle colonne della testata giornalistica sportiva di TuttoJuve.