Il portiere della Juventus, Gigi Buffon, intervistato da Sky Sport ha commentato il momento vissuto dai bianconeri, dopo la bruciante sconfitta subita al San Paolo contro il Napoli.
Le parole di Buffon, che non ha utilizzato mezzi termini per descrivere la partita:
“È stata una sconfitta brutta. Brutta nel modo, perché secondo me potevamo e dovevamo fare qualcosa di meglio.
Però sono quei passaggi delicati e negativi che secondo me in una stagione servono.
Servono per ritrovare una certa fame, una certa umiltà, per non dare nulla per scontato, come abbiamo probabilmente fatto noi inconsciamente e non volutamente.
Affronti il Napoli in grande difficoltà e in grande emergenza, ed è vero che l’occasione ti dovrebbe far alzare le antenne e dare un entusiasmo incredibile, però è anche vero che sai che se non dovessi vincere, hai sempre la certezza e la serenità di essere in testa
e comandare.Essendo uno sportivo di vecchio corso e di lunga data, so che se fosse stata una partita determinante per la Juve, sono convinto che avremmo vinto.
Abbiamo la consapevolezza di essere forti, e lo abbiamo anche dimostrato, e questo fa sì che in certi momenti non ci sia quella ferocia che invece va messa”.
Buffon ha poi rivolto un pensiero a Kobe Bryant, recentemente scomparso in un tragico incidente:
“È un qualcosa di inverosimile, perché quando queste tragedie toccano delle personalità così importanti e nel pieno della loro vita, è un qualcosa che ti fa sentire molto più vulnerabile.
Perché sembra che la vita e lo star bene a determinate persone sia quasi dovuto, e quindi non immagini mai che un mostro sacro, uno sportivo ineguagliabile come Kobe Bryant, possa avere un epilogo simile”.