Marco Tardelli, bandiera della Juventus negli anni ’70 e ’80, oltreché campione del mondo nel 1982, nella sua rubrica sul quotidiano La Stampa ha commentato il tanto discusso episodio nel corso di Juventus-Milan, che ha visto CR7 contestare polemicamente il tecnico Maurizio Sarri, a seguito della sua decisione di sostituirlo in campo con il numero 10 Paulo Dybala.
Le parole di Tardelli:
“Che strano il calcio in Italia. Un allenatore sostituisce Ronaldo e si scatena un putiferio. I social si dividono come sempre creando solo confusione.
La mia opinione è che Maurizio Sarri abbia fatto la cosa giusta. Un allenatore ha il diritto e il dovere di sostituire un giocatore che in quel momento ritiene non sia al meglio, per inserire un compagno che possa aiutare la squadra.
È pagato dalla società proprio per gestire queste situazioni. Dentro e fuori dal campo.
I compagni sanno riconoscere le qualità di Maradona, di Ronaldo o di Platini i fuoriclasse del calcio, che possono cambiare la squadra, ma questi fuoriclasse devono capire che senza l’apporto dello spogliatoio non si va da nessuna parte
.Caro Cristiano, per tutti noi sportivi il tuo arrivo in Italia è stata una gioia. Hai portato qualità ed effervescenza in un campionato impoverito dall’assenza di grandi giocatori internazionali.
Sinceramente, se è tornata l’attenzione degli sponsor e dei tifosi sul nostro campionato, è per la tua presenza, che ogni domenica ci delizi con colpi di genio che si vedevano solo ai tempi del mago Maradona.
Anch’io sono stato un giocatore e ho vissuto momenti nei quali non riesci a capire perché le cose non vanno come tu vorresti.
Non so che cosa deciderà la società (nel recente passato molto dura nei confronti di Pirlo e Bonucci) nei tuoi confronti per un gesto certamente inappropriato, ma una cosa è certa: al tuo ritorno dagli impegni con la tua Nazionale trova il tempo di parlare con i tuoi compagni perché per esperienza posso dirti che sono loro la tua forza.
Non dimenticarlo Campione“.