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Pavan: “Chi parla di gap, lo fa solo per strategia e per mettere pressione alla Juve”

Il giornalista Massimo Pavan su tuttojuve.com ha commentato la situazione attuale del campionato e ha concentrato la sua attenzione sul gap tra la Juventus e le altre big di Serie A.

Le parole di Pavan:

“Ormai sta diventando una vera e propria litania, quella del gap tra la Juventus e le contendenti, come se i bianconeri fossero, tra virgolette, obbligati a vincere ogni anno perché hanno una rosa importante ed un ottimo fatturato.

Se partissimo da questo presupposto la finale dell’anno scorso tra Liverpool e Tottenham non sarebbe mai esistita, come non sarebbe mai esistito nemmeno il primo scudetto della Juventus di Antonio Conte, o il Napoli di Sarri, quello della vittoria di Torino con Koulibaly, non avrebbe dovuto insidiare la Juventus.

Insomma, non crediamo a queste cose che dicono, lo diciamo chiaro e tondo, chi ne parla lo fa solo con una finalità, mettere pressione alla Juventus e toglierla dalla propria squadra, una strategia, un metodo, un tentativo chiaro di mettere i bianconeri sotto pressione.

Il concetto è chiaro: la Juventus per gli altri deve vincere e se lo fa, è solo il suo dovere, perché c’è il gap

. Un gap che vale indipendentemente da tutto, da cambi di giocatori, da infortuni ed dal fatto che chi insegue in estate ha speso molto di più tra entrate ed uscite dei bianconeri, e che la panchina che aveva l’Inter, per esempio, era molto più costosa di quella dei bianconeri.

A Torino devono continuare a lavorare, con l’obiettivo di ripetere quanto di bello visto con l’Inter domenica scorsa, del resto, è chiaro che quest’anno sono tutti dalla parte degli sfidanti e per Maurizio Sarri la corsa sarà durissima.

Lo ripetiamo da un po’, è difficilissimo stimolare campioni che vincono da otto anni, per vincere ancora lo scudetto, piuttosto che spingere all’estremo chi non ha vinto nulla, come le formazioni avversarie.

Maurizio Sarri ha un compito molto più difficile dei predecessori, non solo vincere il nono scudetto, ma anche farlo bene, con un gioco gradevole, insomma, a lui del gap non interessa niente, questa favola la lasciamo agli avversari”.

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