Moviola, mancano due rigori su Cristiano Ronaldo e Gonzalo Higuain.
La Juventus ha vinto e dunque questi errori passano in secondo piano. Ma attenzione, visto l’andamento del campionato, questi errori rischiano di pesare come macigni.
Secondo Tuttosport, l’arbitro di Juve-Verona La Penna avrebbe dovuto fischiare la massima punizione per la Juve in altre due occasioni, non solo nella ripresa per il fallo di Gunter su Cuadrado dove direttore di gara e Var concordano nell’assegnare il tiro dal dischetto.
Al 17′, scrive Ts, il contatto tra Faraoni e CR7 era da sanzionare con la stessa punizione, stessa cosa al 32′ della ripresa per il braccio chiuso a tenaglia di Rrahmani su Higuain. Il voto al fischietto La Penna è dunque cinque.
17’ Contatto in area gialloblù tra Faraoni e Ronaldo, l’arbitro lascia correre e sbaglia. C’era il rigore per la Juve.
19’ Demiral troppo irruento e in ritardo, in area bianconera, su Di Carmine: in questo caso La Penna concede il penalty e fa bene.
31’ Contrasto Kumbulla-Dybala in area gialloblù: intervento vigoroso, ma non falloso. Giusto far correre.
Da segnalare al 12’ del secondo tempo: Il Verona invoca un rigore per un presunto tocco di mano di Danilo, che devia un cross in angolo. Fa bene La Penna a non sanzionare: il tocco in realtà è con la coscia.
32’ del secondo tempo, Higuain chiuso a tenaglia tra due gialloblù (placcaggio e contrasto) finisce a terra sanguinante dopo lo scontro con Rrahmani. C’erano gli estremi per un calcio di rigore.
49’ Kumbulla stende Matuidi, lanciato verso la porta. Intervento fuori area di rigore, ma il giallo è sacrosanto. Kambulla era già ammonito, la sua espulsione è netta.
49’ Punizione di Ronaldo deviata in area da Faraoni: c’è il tocco di mano, ma il braccio è attaccato al corpo e non amplia l’ingombro del corpo in maniera innaturale, dunque è corretta la decisione di non interrompere il gioco.
Da segnalare che il Corriere dello Sport dà all’arbitro un voto opposto, che ci lascia sconcertati, ovvero 7: “Direzione priva di sbavature, quattro occhi al posto di due, sempre vicino all’azione”.