Italo Cucci nel suo editoriale per il Corriere dello Sport, ha parlato di quella che a suo dire è una data storica: il battesimo di Sarri a Villar Perosa.
Ecco le parole della storica firma del Corriere dello Sport:
“Oggi, a Villar, si compie la trasformazione di Maurizio Sarri da inquieto rivoluzionario, condottiero di soldatini napoletani invisi ai Savoia, a generale altero e marziale delle truppe sabaude”.
“Da interlocutore di Mr. Fantasy, l’Aurelio che fuggiasco cavalca uno scooter, all’Agnelli di turno, Andrea, che rinnova il rito famigliare dell’Incontro nel luogo antico consacrato alla esibizione del futuro”.
“Un anno fa, accompagnato da una corte di ammiratori della sua divinità (lo chiamarono Ronaldio) e del suo valore tecnico e economico, CR7 inaugurava una stagione da Champions, sottolineando la voglia matta (ormai annosa per la Signora Juventus) di un’Europa che ormai solo il calcio onora all’unanimità”.
“Non fu conquistato, il Sacro Graal dell’Uefa, e il plurivincitore di scudetti Massimiliano Allegri che stracciava soprabiti di sartoria fu esiliato”.
“Oggi, al suo posto, l’ex Uomo in Tuta, ben diverso, intento come l’alchimista Giuseppe Balsamo Conte di Cagliostro, alla ricerca della pietra filosofale, vale a dire la perfezione tattica,
l’uomo servo e padrone dell’Idea, il calciatore che vede spesso negate le sue origini nell’adattarsi al ruolo preteso dal Maestro”.“Qualcuno ha pensato a una Juve che da principesca – in onore a Ronaldo – si fa operaia con l’uomo in tuta e il sigaro tra i denti, ma sbagliava: l’incontro con Marina Granovskaia, la Zarina del Chelsea gli aveva suggerito quel che noblesse oblige, un portamento almeno borghese: e questo è il Sarri che abbiamo conosciuto al suo esordio a Torino, elegante e ciarliero, senza cadute di stile, escluso quel blitz a omaggiare S.M. Ronaldo, voluto dai soliti sabaudi.
“Poi, la rumba del mercato, la certezza De Ligt, i dubbi Higuain e Dybala, Sarri diventa l’Uomo Chiamato Silenzio”.
“Finché sbotta: “Fan tutto loro, io non conto un picio”. Così oggi, a Villar, un tempo luogo di certezze, contratti, firme, strette di mano, sorrisi per i fotoreporter, autografi per i fedelissimi.
“Oggi selfi e e dubbi. Comincia – con quei fantasmi – un’altra Juventus”.