Il giornalista sportivo Rai, Francesco Repice, nel corso di un’intervista a Masporti.it, di cui si riporta un estratto, ha commentato le ultime vicende delle big di Serie A e le attività di calciomercato, in attesa dell’inizio del campionato.
A brevissimo inizierà la nuova stagione, qual è la squadra che si è rafforzata maggiormente?
“Fino a questo momento la regina del mercato è la Juventus, ha preso due grandi centrocampisti e si è assicurata uno dei difensori più forti in circolazione. Meglio di così non si poteva fare“.
La Juventus è la favorita per la vittoria della Champions?
“La Juventus per l’organico che si ritrova può vincere la Champions, ma è comunque molto complicato. La squadra c’è ed è forte, ma questa competizione regala sempre sorprese“.
L’Inter può competere con la Juventus?
“In difesa l’Inter, anche grazie all’arrivo di Godin, ha già una squadra molto affidabile, se non vengono però risolti i problemi che riguardano il reparto offensivo, non credo che possa competere con la Vecchia Signora“.
“Al momento i giocatori che chiedeva Conte non sono arrivati, e mi sembra che lui stesso su questo aspetto sia stato molto chiaro”.
Quanto può essere importante Antonio Conte in questa squadra?
“Antonio Conte è fondamentale, lo è sempre stato”.
“È riuscito a strappare lo scudetto al Milan di Thiago Silvia e Ibrahimovic, con un organico nettamente inferiore rispetto a quello rossonero, al suo primo anno alla Juventus“.
“Ad oggi non saprei se la sua determinazione basterà per battere la sua ex squadra, la società bianconera ha acquisito molta sicurezza
nonostante il cambio di allenatore”.Dopo l’enorme rivalità e le diverse polemiche che negli ultimi anni hanno contraddistinto il rapporto Sarri-Juventus, come vede l’arrivo del tecnico toscano in bianconero?
“Sarri, quando polemizzò contro la Juventus, era semplicemente arrabbiato per una serie di avvenimenti che riguardavano il suo Napoli. Ora ha fatto una scelta di lavoro, professionale”.
L’Atalanta in Champions League può dire la sua?
“Per la Dea passare i gironi sarebbe già un’impresa clamorosa. La Champions è una cosa che ti distrugge fisicamente ed emotivamente, già a partire dai gironi. Sentire quella musichetta è emozionante dalla Tribuna Stampa, non oso immaginare cosa si provi in campo, e se non l’hai mai sentita può metterti in seria difficoltà. Spero che Gasperini riesca a gestire la pressione psicofisica, portando l’Atalanta il più lontano possibile”.
La Nazionale Italiana ha margini di miglioramento?
“Alla fine degli anni 70 è nata una generazione di calciatori irripetibile, con talenti in ogni zona del campo, non è normale che ti nascano nello stesso periodo Cannavaro e Nesta, piuttosto che Del Piero, Pirlo e Totti, sono giocatori straordinari, tant’è che ci hanno portato a casa un Mondiale. Successivamente, però, dieci anni più tardi, verso la fine degli anni 80, il cambio generazionale non c’è stato, i due che avrebbero dovuto dare una spinta forte alla squadra, che sono Cassano e Balotelli, non ci sono riusciti, per ovvi motivi che conosciamo tutti. Ora abbiamo ritrovato un gruppo di ragazzi talentuosi, che fa ben sperare ed ha enormi margini di miglioramento“.