Intervistato da la Gazzetta dello Sport, l’ex attaccante dell’Inter Christian Vieri ha commentato l’attuale situazione del mercato italiano:
“Tornano i grandi allenatori e resta Cristiano Ronaldo, l’uomo che ha ridato la massima visibilità alla Serie A. Lavoro a Miami, e prima all’estero tutti guardavano la Liga perché c’erano Messi e appunto Ronaldo“.
“Da quando Cristiano è in Italia, è risalito forte l’interesse per il nostro campionato. E poi con la Juve in campo gli stadi sono tutti pieni. Dobbiamo ringraziare Ronaldo e la stessa Juventus che ha fatto un’operazione straordinaria per il club e per il calcio italiano in generale».
Vieri ha poi commentato la situazione di Gonzalo Higuain:
“Che succede invece a Higuain? Non si discute. Capita di vivere un periodo più difficile“.
“Ma qui da noi, non dimentichiamolo, ha fatto una montagna di reti fra Napoli e Juventus: ha vinto molto e ha raggiunto pure una finale di Champions League“.
“Al Milan non si è trovato bene per tanti motivi, e in pochi mesi era poi impossibile adattarsi
al calcio inglese col Chelsea“.“Se io fossi un direttore sportivo scommetterei a occhi chiusi su Higuain“.
Vieri ha continuando commentando uno dei calciatori più chiacchierati del campionato appena chiuso, Mauro Icardi:
“Mauro è un realizzatore fenomenale, l’ho voluto vedere 3-4 volte dal vivo quest’anno. Credo che debba però giocare di più con la squadra. Non è nelle sue caratteristiche, ma a certi livelli deve aiutare di più“.
L’ex bomber ha poi espresso un commento sulla Juventus:
“È là in alto. Domina da otto stagioni e l’anno scorso ha preso Ronaldo…”.
E ha proseguito commentando l’Inter:
“Non ha senso parlare di scudetto ora. Serve tempo per recuperare concretamente terreno”.
“Di certo, la proprietà nerazzurra dimostra di avere grandi ambizioni e ha messo in moto una macchina importante. Antonio Conte è un allenatore top, e il suo ingaggio è un messaggio ben preciso”.
“L’Inter sta facendo le cose per bene, e coi tempi giusti arriverà ai massimi traguardi. Non si può pensare di ribaltare certe gerarchie dall’oggi al domani”.