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Sarri: “Il tifo è una cosa, la professione un’altra…”

Maurizio Sarri, è lui l’eroe di Europa League.

Ecco le sue parole in conferenza dopo la straordinaria vittoria del suo Chelsea ai danni dell’Arsenal.

“Con questa vittoria la nostra stagione vira dal buono allo straordinario” esordisce il tecnico.

Il mio futuro? Ora è il momento di festeggiare, da domani tireremo le somme. Non ci sono grandissimi problemi ma un confronto è obbligatorio”.

Così ai microfoni di Sky Sport Maurizio Sarri dopo la vittoria dell’Europa League con il Chelsea risponde alla domanda sul suo futuro.

Sarri puntualizza: “Negli ultimi 20 giorni sono stato dato per certo a Roma, Milan e Juventus, finché queste cose le leggi sui giornali non fa effetto”.

Sarri ha poi dedicato la vittoria ai “tifosi napoletani, perché non sono riuscito a dare loro questa soddisfazione ed ai miei giocatori che per infortunio non sono riusciti ad essere qui”.

Infine Maurizio Sarri conclude con queste parole che lasciano presagire un imminente passaggio all’avversario storico del Napoli

in questi anni:

I napoletani sanno benissimo l’amore che provo per loro – ha aggiunto – l’anno scorso ho scelto l’estero per non andare direttamente in un’altra squadra italiana”.

“Il tifo è una cosa la professione è un’altra”, ha concluso Sarri.

La Gazzetta dello Sport racconta che Il 14 dicembre 2011 Maurizio Sarri veniva esonerato dal Sorrento, l’allora Lega Pro italiana.

Meno di otto anni dopo, vince il suo primo trofeo in carriera allenando un fenomeno del calibro di Hazard e campioni del mondo come Kanté e Giroud.

La notte di Baku cancella l’etichetta di perdente di successo che era stata appiccicata al tecnico italiano.

L’Europa League è sua, and counting, dicono gli inglesi.

Siamo solo all’inizio? Per ora è già in vantaggio sul “rivale” Max Allegri, da cui potrebbe ereditare la panchina della Juve, in quanto a trofei internazionali.

E pure Antonio Conte, che a Londra lo aveva preceduto, è fermo a zero.

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