Vanni Bergamaschi, ex compagno di squadra di Maurizio Sarri, intervistato da TuttoJuve ha commentato le voci sempre più insistenti che darebbero proprio l’attuale allenatore del Chelsea come futuro tecnico della Juventus.
Bergamaschi, grande tifoso bianconero, ha commentato così la possibilità che l’amico Sarri possa guidare la panchina della Juve:
“Da tifoso bianconero, sarei super contento di vederlo sedere sulla panchina della Juventus“.
“Sicuramente si vedrebbe un altro calcio, anche se non so se potrebbe essere vincente. I bianconeri hanno grandissimi campioni e hanno vinto tutto in Italia, ma a livello di gioco non ho mai visto un qualcosa preparato dall’allenatore”.
“Invece dove c’è lui, c’è sempre la sua impronta. Non è che i suoi metodi siano sempre vincenti, ma sono piacevoli da vedere“.
Alla domanda se, da tifoso bianconero, si fosse mai risentito per alcune delle frasi pronunciate nel corso degli anni da Sarri contro la Juventus, Bergamaschi ha commentato:
“Al di là di alcune battute poco belle, ritengo Maurizio una persona molto intelligente e simpatica. Lui tende ad esternare ciò che pensa, è molto schietto e questo spesso lo porta a creare dei dissapori“.
“Capisco il punto di vista dei tifosi della Juventus, ma sono convinto che dopo venti giorni passati con lui si innamorerebbero“.
Sull’accusa mossa spesso a Sarri di utilizzare continuamente soltanto una parte della rosa, Bergamaschi ha commentato:
“Sì, questo a mio parere potrebbe essere un problema. Nel caso in cui dovesse allenare squadre importanti come Juventus o Real Madrid, consiglierebbe di acquistare qualche suo fedelissimo come Zielinski o Hysaj. Qualche tempo fa, mi diceva che impiegava dei mesi interi
per insegnare i giusti movimenti alla difesa. E proprio per questo, se qualcuno già conosce il suo metodo di lavoro partirebbe avvantaggiato. Jorginho? A me non piace, Maurizio però ha fatto carte false per volerlo al Chelsea. Ci vogliono persone che siano dedite al suo modo di giocare“.Su eventuali problemi di adattamento al metodo di Sarri, da parte di Chiellini o Ronaldo, Bergamaschi ha commentato:
“A Maurizio interessano più calciatori che vanno bene nel suo modulo piuttosto che il campione che sa fare tante altre cose”.
“Per capirci, preferirebbe più Chiesa a Ronaldo proprio per la funzionalità che potrebbe avere nei suoi schemi di gioco. Ho visto qualche partita del Chelsea ma non mi ha mai dato idea del suo calcio, al contrario del Napoli e delle altre squadre in cui è stato”.
Bergamaschi ha poi ripercorso le tappe della sua grande e lunga amicizia con Sarri:
“L’ho conosciuto sui campi da calcio, siamo stati compagni e anche rivali di gioco. Quando il nostro allenatore venne mandato via, feci al presidente il suo nome e lo convinsi a provare ad allenare la nostra squadra. E fu così che iniziò la sua carriera. Aveva 33 anni, faceva l’allenatore-giocatore e fu entusiasta del nuovo ruolo che stava interpretando”.
“Ricordo che portò tanta innovazione, ad esempio l’allenamento di rifinitura che non avevo mai visto praticare nemmeno nelle categorie superiori. Ci faceva lavorare sul concetto di palla a terra, sugli schemi, sui calci d’angolo. Tutti lo seguivano con entusiasmo, si vedeva che ci metteva tutto se stesso. Era già all’avanguardia“.