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Agnelli ringrazia Allegri su Twitter

Messaggio pubblico del presidente Andrea Agnelli a Massimiliano Allegri.

Un semplice hashtag per salutare Max Allegri.

Il presidente della Juventus Andrea Agnelli, al termine della sfida contro l’Atalanta e della premiazione per lo Scudetto, ha voluto ringraziare l’ormai ex allenatore bianconero attraverso il proprio profilo Twitter.

“#graziemax”, l’hashtag che accompagna una foto che ritrae i due assieme al trofeo.
Ecco il tweet del presidente:

Già Agnelli aveva celebrato Max Allegri nella conferenza stampa di addio con parole commoventi.

“Io sono qui per celebrare Allegri che, da solo, ha scritto la storia della Juventus”.

“Era dagli anni Trenta che un solo allenatore non vinceva cinque scudetti consecutivi e questo Max lo ha realizzato”.

“Mi ricordo quando a maggio nel 2013 eravamo a Londra, intenti ad andare a vedere la finale di Champions League, eravamo lì al finestrino del pullman e dall’albergo esce Max, io tocco il gomito di Paratici e dico: quello sarà il prossimo allenatore della Juventus”.

“Abbiamo aspettato 14 mesi, poi è arrivato in quel sedici luglio del 2014, quando ha accettato tra le contestazioni generali di diventare l’allenatore della Juventus”.

“Andando a Vinovo mi ricordo che l’autista voleva evitare i contestatori e io dissi: “andiamo da davanti, non abbiamo nulla da nascondere e si sta con lo sguardo alto davanti a tutti, siamo convinti della scelta che abbiamo fatto”.

“Poi finisce l’anno e io commentai: “E’ prendendo la Juventus il 16 luglio e riportarla a vincere che ci vogliono gli attributi”

I suoi numeri sono stratosferici, undici trofei, il terzo più vincente della storia bianconera dopo Trapattoni e Lippi, prima per percentuali di vittoria e, al di là dei numeri, per me sono stati cinque anni bellissimi”.

“Affetto, stima, riconoscenza, fatica e tante vittorie. Siamo stati anche vicini di casa con Barzagli a fare da mediatore al secondo piano: tante colazioni insieme, tante cene piacevolissime”.

“Abbiamo visto crescere i nostri figli. E se torno alla parte sportivo penso alla cavalcata di Berlino”.

“L’anno successivo siamo finiti in una situazione critica e poi ci fu quella rimonta incredibile”.

Ma io penso di aver trovato un amico, oltre aver condiviso progettualità decisionali, ma un amico sincero con cui potermi confidare e confrontare su tanti argomenti”.

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