Il Manchester City, appena laureatosi campione della Premier League, potrebbe essere escluso dalla prossima Champions League.
Secondo quanto riportato dal New York Times, la squadra allenata da Pep Guardiola avrebbe infranto le regole del fair-play finanziario e per questo motivo la Uefa potrebbe chiederne l’esclusione per la prossima stagione di Champions.
La decisione potrebbe essere presa già al termine delle indagini durate vari mesi sulle violazioni delle regole per gran parte dell’anno passato.
Il quotidiano Repubblica, riporta maggior dettagli in merito alla questione e scrive che “L’accusa principale è di aver adottato un sistema di scatole cinesi con società nei paradisi finanziari come le Cayman: una questione sollevata da Football Leaks e che riguarda eventi del 2014″.
Quell’anno il City avrebbe aggirato le norme ‘gonfiando’ le entrate dei contratti di sponsorizzazione”.
E ancora: “Tra questi, quasi 68 milioni di sterline, dichiarati come sponsor (Etihad Airlines), sarebbero stati versati, invece, in gran parte dall’Abu Dhabi United Group, società che fa capo dello sceicco Mansour, proprietario del club
. Per questo i Citizens avevano già accettato di pagare una multa di 49 milioni di sterline, circa 60 milioni di euro, cifra poi ridotta per buona condotta”.Repubblica scrive anche che il quotidiano britannico The Guardian a “dicembre aveva parlato di possibile blocco del mercato per una sessione ma la situazione appare più grave. Ad aprile, infatti, alcuni ispettori Uefa, dopo aver avuto un incontro in Svizzera con dei dirigenti del City, non sarebbero rimasti soddisfatti delle risposte fornite”.
“Il New York Times, invece “citando “persone vicine al dossier”, rivela che la Uefa dovrebbe colpire il City per aver dichiarato il falso nel corso di una precedente inchiesta e per aver sopravvalutato alcuni contratti di sponsorizzazione arrivando a introdurre nelle casse della società 2,7 miliardi di euro in 7 anni” conclude tra le sue colonne la Repubblica.
Fonti: Corriere dello Sport – La Repubblica