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Svelati gli stipendi dei dirigenti del Milan

Un management da 10 milioni di euro lordi”.

È questa la sintesi di quanto emerge nel preciso articolo pubblicato stamane sul sito economico sportivo “Calcio e finanza”.

“Sarebbe questa la cifra – si legge sul portale sportivo – complessiva degli stipendi dei quattro top manager del Milan: il presidente Paolo Scaroni, l’amministratore delegato Ivan Gazidis, il direttore Generale dell’Area Tecnico-Sportiva Leonardo e il Direttore Sviluppo Strategico Area Sport Paolo Maldini”.

Calcio e Finanza scrive di avere recuperato i dati numerici circa i summenzionati compensi del top management rossonero “da fonti vicine alla società rossonera” scrivendo che “il più pagato tra i quattro sarebbe Ivan Gazidis”

Stipendio da 4 milioni di euro lordi per il ceo del club, in leggero aumento rispetto alla cifra che il dirigente nato a Johannesburg in Sudafrica guadagnava all’Arsenal (nel 2017 tra fisso e bonus ha guadagnato 2,62 milioni di sterline, pari a circa 2,93 milioni di euro)”.

E ancora si legge: “Stipendio non troppo lontano tuttavia da quello di Leonardo: dopo l’esperienza da giocatore e da allenatore (nel 2009-2010, secondo la Gazzetta dello Sport, guadagnava 1,2 milioni

di euro netti per guidare i rossoneri), l’ex trequartista brasiliano è tornato al Milan per guidare l’area tecnica con un compenso pari a circa 3,5 milioni di euro lordi”.

Poco meno del doppio rispetto a quello di Paolo Maldini che, dopo aver rifiutato le proposte del Milan cinese targato Fassone, ha accettato di rientrare in società: lo storico ex capitano avrebbe uno stipendio a 1,8 milioni di euro lordi”.

“Infine, il presidente Paolo Scaroni avrebbe uno stipendio di circa 500mila euro per guidare la società rossonera, per un totale di 9,8 milioni di euro lordi complessivi per i quattro top dirigenti dell’organigramma del Milan” conclude il sito sportivo.

Notizie quelle riportate dal quotidiano economico-sportivo, che non renderanno certo felici i tifosi rossoneri, tanto meno la proprietà, soprattutto se il Milan non dovesse centrare l’obbiettivo posto ad inizio stagione, ovvero la qualificazione alla Champions League che a questo punto sembra tutt’altro che scontato.

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