In queste ore c’è stata grande attesa per la decisione del Collegio di Garanzia, che doveva decidere in merito alla revoca dello scudetto 2005/2006, e l’esito è arrivato qualche minuto fa.
A seguito dell’udienza odierna, con il nuovo scontro tra i legali della Juventus, dell’Inter e Federcalcio e Coni, il Collegio di Garanzia, chiamato ad esprimersi, ha ritenuto il ricorso inammissibile.
In seguito allo scandalo Calciopoli, lo scudetto fu revocato alla Juventus e assegnato all’Inter a tavolino.
La Juventus ha tentato di riaprire, senza successo, una nuova pagina di storia, e cercare giustizia attraverso il ricorso presentato contro il procedimento di revoca di 13 anni fa.
Le parole dell’avvocato della Juventus, Luigi Chiappero, nel corso della sua arringa al Collegio di Garanzia, riportate da la Repubblica:
“Vogliamo una decisione che dica due cose: o una o l’altra. Che ci dica che i comportamenti dell’Inter non sono eticamente contrari ai principi ispiratori del codice di comportamento della Figc e noi ne prenderemo atto
e trarremo le nostre conclusioni e lo scudetto rimarrà lì assegnato. Oppure chiediamo una affermazione di tipo diverso che, preso atto della mutata situazione, il Collegio di Garanzia dello Sport o chi per esso, ci dica che quel comportamento, se fosse stato conosciuto, è un comportamento che doveva essere tenuto in considerazione, esiste, ed è stato accertato anche se non attraverso una decisione della giustizia sportiva. È per questo che chiediamo al Collegio di Garanzia di prendere una decisione“.L’avvocato Chiappero aveva poi chiuso il suo intervento:
“Quando si pensa alle telefonate di Moggi pensi a Moggi, quando pensi alle telefonate di Facchetti, pensi a quel signore per bene che ci ha fatto vincere in Europa con eleganza. La differenza è tutta qui perché le telefonate dell’uno e dell’altro sono davvero poca cosa”.
Nessun colpo di scena, quindi, come invece speravano i tifosi bianconeri.