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Furino contro la maglia senza strisce Juve: “La maglia è come la bandiera”

Giuseppe Furino, storica bandiera della Juventus, in un’intervista a Repubblica, ha commentato la nuova maglia della Juventus per la stagione 2019-2020.

Furino, a cavallo degli anni 1970-1980, con la maglia della Juve ha vinto 8 campionati italiani, 2 Coppe Italia, 1 Coppa UEFA, 1 Coppa delle Coppe, e ha disputato 2 finali di Coppa dei Campioni.

Molto legato alla maglia, lo storico bianconero ha commentato le nuove maglie, che per la prima volta non saranno a strisce:

Mi chiedo cosa inventeranno la prossima volta. Marketing? Oh, la conosco benissimo, non vivo mica nella caverna. Oggi va così. Ci sono regole commerciali, bisogna vendere ogni anno una nuova divisa anzi tre: prima, seconda e terza maglia”.

Furino torna indietro con i ricordi:

“Noi ne avevamo una sola, classica, più quella blu Savoia da trasferta. Una per il caldo e una per il freddo. E se si bucavano le rattoppavamo. Preferivo quando i creativi avevano il numero 10, non la matita. La maglia è come la bandiera, è un segno di riconoscimento, un simbolo identitario. Come quella dei fantini? L’importante è che la indossino dei purosangue, nella storia bianconera è sempre stato così”.

“La nostra maglia era un classico, era bellissima. Intanto il tessuto: avevano fabbricato una macchina speciale per tessere le righe in verticale. Lo scudetto e la stella erano di stoffa, cuciti in rilievo. Io ho conosciuto la donna che imbastiva gli scudetti uno a uno, era una signora di una certa età. Le righe? Meglio strette che larghe, oggi invece si esagera tutto. Il collo a V, elegantissimo. Il calzoncino era ovviamente bianco, la tinta dominante sul verde del prato, e la maglia di Dino nera oppure grigia. Nere pure le scarpette”.

“Lo ‘stile Juve’ era anche qualcosa da indossare. E una volta che l’avevi infilata, quella maglia fantastica faceva di te uno juventino. Un privilegiato, un vincitore. Un guerriero“.

“È l’evoluzione della specie, però non mi garba tanto – ha ammesso Furino.

“Spero solo, da juventino, che la nuova maglia ci dia tante soddisfazioni, alla fine conta quello”, ha concluso Furino.

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