Accostato a Juventus, Inter, Milan e Roma, Antonio Conte ha mandato segnali su quelle che potrebbero essere le sue scelte a giugno in vista della prossima stagione.
Ospite del programma ‘E poi c’è Cattelan’ di Alessandro Cattelan su Sky, in un gioco a carte coperte, il famoso Bomber Advisor, l’ex allenatore della Juve e del Chelsea ha dato al conduttore l’indicazione su quella che sarà la sua prossima squadra.
Nonostante il silenzio di Conte, Alessandro Cattelan uni’dea se l’è fatta, proprio grazie al gioco a carte coperte (solo il conduttore e l’ospite possono infatti vederle), un gioco attraverso cui Conte, commenta le probabilità di essere allenatore di questa o quella squadra.
Tante le formazioni scartate per i motivi più differenti (da “Non c’è un progetto” a “lì si mangia male“) e alla fine un’unica conferma data sotto lo sguardo divertito del conduttore, noto tifoso interista, che ha infine sigillato la busta con la scelta finale.
Sull’intervista rilasciata da Antonio Conte nel corso della trasmissione, Tuttosport, ha pubblicato un’anticipazione.
Dove allenerai il prossimo anno?
“Non so ancora dove andrò ma sceglierò una squadra con determinate caratteristiche: in primis deve avere un progetto
che mi convinca e che sia a lungo termine“.A questo identikit rispondono senz’altro Juventus e Inter, ma potrebbero esserci anche Milan e Roma. Comunque secondo Tuttosport sarà la squadra bianconera quella che con molta probabilità allenerà Antonio Conte la prossima stagione.
Quando ne sapremo di più?
“A giugno arriverà l’annuncio. Vivo a Londra, mia figlia Vittoria studia inglese e le ho dato l’opportunità di continuare a studiarlo per tutto l’anno. La quotidianità è un problema perché noi viviamo a Cobham dove c’è la scuola di mia figlia, ma anche il centro sportivo del Chelsea e quindi il pensiero al calcio rimane fisso. Comunque la mia esperienza in Inghilterra è stata importante e soddisfacente“.
Cosa pensi della polemica tra Mourinho e i tifosi della Juventus?
“Lui ha vinto il Triplete e tre campionati col Chelsea, dunque ha la possibilità di fare quel gesto (le tre dita, ndr), però ci vuole rispetto, verso il pubblico, ma pure verso di lui. Ma lui ha vinto tanto e in quel gesto c’è tutto di Mourinho“.