La sconfitta della Juve a Ferrara contro la Spal continua a fra discutere.
Ma non tanto per quanto è successo in campo quanto per il solo fatto che la Juve abbia perso.
Anche l’allenatore dell’Empoli Andreazzoli non ha perso l’occasione di lamentarsi del diverso trattamento che i Bianconeri avrebbero riservato al suo Empoli schierando la squadra titolare.
La formazione toscana aveva sfidato la Juventus, perdendo 1-0 allo Stadium, lo scorso 30 marzo e in quell’occasione la capolista del campionato aveva utilizzato una formazione che, tolti gli infortunati Khedira, Dybala e Ronaldo e con Bonucci in panchina, era molto vicina a quella ideale.
La Spal è una diretta concorrente dell’Empoli nella lotta per la salvezza, e ovviamente i tre punti conquistati al Mazza pesano parecchio.
La vittoria sulla Juve ha consentito alla Spal di portarsi a quota 35 e di prenotare la permanenza in Serie A a 7 giornate dal termine.
Quindi umanamente si può capire che la sconfitta della Juventus sul campo della Spal, e soprattutto la scelta di Massimiliano Allegri di ricorrere ad un robusto turn-over, non sia andata giù ad Aurelio Andreazzoli.
I più maligni hanno parlato di lotta salvezza falsata e l’allenatore dell’Empoli ha scelto l’ironia per dire la sua sulla vicenda.
“È normale che anche io avrei preferito affrontare una squadra di ragazzotti, come Barzagli ha definito ieri la Juventus, ma non è così. Per come sono fatto, tendo concentrarmi su ciò che posso fare io e non sugli altri; io devo occuparmi di quello che fa l’Empoli, di quello che dobbiamo fare noi e il nostro avversario
“, ha dichiarato Andreazzoli nella conferenza stampa della vigilia del match di domani sera contro l’Atalanta.Se si può capire lo stato d’animo di un’allenatore non è però accettabile che si parli, o si lasci intendere, di una lotta per la salvezza falsata dalla Juventus.
Il turn-over adottato dalla Juventus contro la Spal lo ha fatto anche il Barcellona contro il fanalino di coda della liga spagnola Huesca, e ha conquistato un punto contro i blaugrana.
“E allora che si fa? Si deferiscono Juve e Barça? – Si domanda il quotidiano la Stampa – Oppure si prova timidamente a domandare all’Uefa perché mai, per esempio, tra andata e ritorno degli ottavi passino tre settimane e nei quarti e semifinali una soltanto? Hanno dunque fatto non bene ma benissimo Allegri e Valverde a schierare in massa seconde e terze linee: se ne sarebbero ben guardati se tra le trasferte di Amsterdam e Manchester”.