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Chiellini su Kean: “Ha fatto un gol alla Trezeguet e ha più forza fisica di Balotelli”

Moise Kean e Mario Ballotelli si prendono i titoli dei giornali.

Il giovanissimo attaccante della Juventus, autore del gol vittoria allo Stadium, a 19 anni e 31 giorni, è il giocatore più giovane a segnare otto gol in Serie A, non capitava dai tempi di Mario Balotelli (18 anni e 242 giorni, nel 2009).

Il non più giovanissimo, ma comunque ancora giovane (28 anni ad agiosto), attaccante dell’OM, con la  doppietta messa a segno nella gara di ieri tra Marsiglia e Angers (2-0), è diventato il primo giocatore dell’OM a marcare in tutti e cinque i suoi primi incontri casalinghi di Ligue 1 ((7 gol in 9 partite).

Ci pensa il capitano della Juventus, Giorgio Chiellini, ad accomunarli in un confronto.

Dopo la vittoria contro l’Empoli, ha parlando delle differenze fra il baby attaccante bianconere e Balotelli:  “Kean attacca la porta in modo spaventoso e ha più forza fisica di Mario. Ha fatto un gol un pò alla Trezeguet oggi. Mario ha il gol nel sangue ma meno attacco della porta rispetto a Kean e molto più tiro”

Kean deve pensare a lavorare e lo spazio lo troverà.

«Moise – ha aggiunto il capitano della Juve – deve continuare a fare quello che ha fatto quest’anno. Deve lavorare e deve trovarsi pronto. Ci sono pochi allenatori come Allegri che lo sanno gestire”.

E’ un attaccante d’area, che fa gol. Magari a sprecarlo all’inizio avrebbe sprecato tante energie. Abbiamo un allenatore in gamba. Lui deve stare tranquillo, lo spazio lo troverà e i gol li sa fare“.

Analizzando poi la vittoria contro l’Empoli, Chiellini ha commentato: “Non siamo stati bravissimi a stare accorti all’inizio. Non eravamo bravi ad accorciare, ma abbiamo avuto grande umiltà e rispetto per l’Empoli”.

Abbiamo capito la partita. In un primo tempo in cui abbiamo subito tanto ma il portiere non ha fatto neanche una parata. Abbiamo giocato con la testa, abbiamo avuto tante occasioni e abbiamo legittimato la vittoria“.

Poi ha speso una parola per se stesso sottolineato: «Faccio quello che serve e lavoro per migliorarmi tutti i giorni. Cerco di mettere la palla morbida con questi piedi – ha sorriso – che sono ruvidini. La testa, la serenità e la conoscenza del gioco mi aiutano».

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