Demolizione dello stadio di San Siro.
Ieri, la Lega ha depositato una mozione in Consiglio comunale per dire no all’abbattimento dello stadio di San Siro.
Il documento – come riporta l’ANSA – impegna il sindaco e la giunta «a scartare categoricamente ogni futura ipotesi di demolizione dello stadio Meazza e a considerare un percorso di ristrutturazione dell’impianto sportivo secondo i parametri nazionali ed internazionali, non ultimi quelli della UEFA».
La mozione è stata depositata dal consigliere comunale e regionale, Massimiliano Bastoni.
Questo è stato il commento del consigliere della Lega: «Che il “tempio del calcio” possa essere demolito è una vera e propria offesa alla storia e alla memoria di Milano e dei suoi cittadini. Il sindaco Sala abbandoni completamente ogni futura ipotesi di demolizione dello stadio Meazza di San Siro».
Secondo poi quanto riporta Calcio e Finanza, anche il capogruppo della Lega a Palazzo Marino, Alessandro Morelli, è tornato a criticare in una nota la vicenda dello stadio.
«Ancora una volta Sala Ponzio Pilato si lava le mani della città e di un suo simbolo. San Siro non è del Milan o dell’Inter, lo stadio è di Milano. Sala vorrebbe evitare di metterci la faccia ma ormai l’ha già persa non prendendo immediatamente una posizione chiara a tutela di uno dei simboli di Milano», ha commentato.
Già nella giornata di ieri si sono susseguite le rimostranze da parte di molti esponenti del mondo editoriale nei confronti della decisione di Inter e Milan di concerto con il Comune di Milano.
Non ultimo Enrico Mentana
“Una notazione personale, e a suo modo sentimentale. Leggo che le società di calcio Inter e Milan vorrebbero abbandonare lo stadio di San Siro, e costruire un nuovo impianto, magari poco distante. A parte che girando l’Italia e un po’ il mondo non ho mai trovato uno stadio in cui gli spettatori, tutti, possano seguire altrettanto bene le partite, il Meazza è un monumento dalle suggestioni e dalla storia così forti che solo un pazzo lo rottamerebbe. Oppure uno straniero che non ha nulla a che fare col calcio e il suo vissuto e deve solo fare affari, come forse sono Suning e Eliott, società proprietarie dei due club”.
E ancora ha commentato mentana: “Per chi ha passione per il calcio, e per l’architettura, quel monumento deve restare al suo posto, in tutto il suo splendore. È come se qualcuno volesse abbattere il Duomo o il Pantheon per rifarli più funzionali e moderni. Perciò, care Inter e Milan, caro Comune di Milano (e il sindaco Sala non può essere insensibile a questo grido di dolore, tifoso com’è) giù le mani da San Siro, grazie” conclude Mentana.