Nel corso della trasmissione Tiki Taka il noto giornalista napoletano Raffaele Auriemma, ha acceso gli animi degli ospiti presenti in studio, con un commento orientato a sminuire l’impresa portata a termine dalla Juventus in Champions League.
Auriemma, infatti, ha commentato:
“Non mi sorprende il 3-0 dello Stadium, ma il 2-0 dell’andata. L’Atletico Madrid non è la squadra blasonata di qualche tempo fa. E’ ormai una squadretta. Mi ricordate una parata di Szczesny?”.
Commento al quale ha prontamente risposto un infastidito Giuseppe Cruciani:
“Ma come si fa dire che l’Atletico Madrid è una squadretta? Assurdo”.
Parole, quelle di Auriemma, che hanno provocato anche la reazione di Bobo Vieri, presente in studio, che ha risposto indispettito:
“Non posso sentire queste cose! Con Godin, Costa, Griezmann, Morata e tanti altri, sarebbe una squadretta?”.
Lo stesso Vieri, ha anche animato la trasmissione condotta da Pierluigi Pardo con un simpatico siparietto.
Nel salotto televisivo si discuteva, inevitabilmente, di Champions League e durante uno scambio di battute con i presenti in studio, Vieri ad un certo punto ha replicato:
“Ma perché il City è meglio del Barcellona e della Juve? Voi siete pazzi. Me ne vado”
, accennando proprio a lasciare lo studio, poi fermato dal divertito conduttore Pardo.La discussione è poi proseguita su altri argomenti, tra cui la spinosa questione Icardi.
A Vieri è stato chiesto un commento sull’attuale situazione vissuta all’interno dello spogliatoio dell’Inter, e l’ex bomber ha commentato convintamente:
“Adesso basta, deve tornare a mettersi a disposizione della società”.
Aggiungendo, critico, all’indirizzo di Wanda Nara, presente in studio:
“Se un procuratore di un mio compagno avesse parlato di me così, sarei andato a prendere prima lui e poi il suo agente”.
“Penso che Icardi e l’Inter debbano trovare una intesa. Il giocatore si deve mettere a disposizione dell’Inter e ritornare a giocare. Io mi sono allenato i primi 5 anni con i dolori, sarà capitato 2-3 volte senza un dolore. Deve giocare. Se l’infortunio ce l’ha, è poca roba. A me non interessava chi andava a cambiare il gagliardetto, nello spogliatoio i capitani erano altri 2-3”, ha concluso Vieri.