CR7 inarrestabile.
Scrive Sky, “una prestazione clamorosa quella dell’uomo dei record, numeri pazzeschi nella competizione dove non conosce rivali: inevitabilmente, quindi, la rincorsa dei bianconeri alla finalissima del prossimo 1 giugno a Madrid passa proprio dai colpi del suo fuoriclasse.
“Un leader tecnico assoluto e pure un autentico uomo spogliatoio, lui che a 34 anni e con un curriculum infinito è chiamato a guidare i compagni verso la sfida più difficile”.
Poco dopo la vittoria, Cristiano Ronaldo non pago di quello che aveva fatto pochi minuti prima prosegue nello stimolare i compagni e l’ambiente.
E lo fa pubblicando sul proprio social la foto dell’intero spogliatoio bianconero in festa.
Ronaldo al centro con tutti i compagni attorno a lui in festa.
Emblematica la didascalia del post del cinque volte Pallone d’oro: “Uno per tutti, tutti per uno”.
A riassumere le capacità del singolo di godere dell’aiuto di tutta la squadra.
Ricorda la Gazzetta dello sport che la stessa frase fu utilizzata dal presidente della Juventus Andrea Agnelli,
però in latino, attraverso Twitter “Unus pro omnibus, omnes pro uno”, il giorno dopo la vittoria in casa del Valencia.E in quell’occasione proprio per sostenere Cristiano Ronaldo, espulso ingiustamente nel primo tempo e sorretto dai compagni di squadra.
Allora, a Valencia è stato lui, CR7 in lacrime, preso dallo sconforto per l’espulsione (ingiustamente rimediata) ad essere sollevato dal gruppo bianconero. E quella foto che fece il giro del mondo resterà per sempre negli almanacchi del calcio. Eccola:
Oggi è CR7 a risollevare la squadra e portarla via da quelle sabbie mobili nelle quali ha lasciato il nemico inghiottito dai gol del portoghese.
Sono queste due foto che segneranno per sempre la storia della Juventus negli anni a venire.
Insomma, come scrive SkySport, “il re è uno, ma a fare la differenza è il gruppo che lo circonda tra vittorie e imprese”.