La sindaca di Roma Virginia Raggi ha parlato stamane a Radio Cusano Campus.
Questo un estratto delle sue parole:
“Sono contenta che Salvini abbia accolto il mio appello per il daspo ai tifosi violenti, ci vedremo a breve”.
“Non è possibile che ad ogni partita internazionale la città debba prepararsi a scenari apocalittici. Bisogna tagliare qualunque connessione tra tifosi e barbari”.
“Anche quei turisti che si permettono di fare quel che vogliono a Roma devono essere puniti”.
Infine la Raggi si è soffermata a commentare l’ipotesi che prevede che il Derby tra Roma e Lazio si giochi di sera:
“Non mi preoccupa assolutamente. Prima del derby a Roma non si parla del derby. Confido che andrà tutto bene” conclude la sindaca del Movimento Cinque Stelle Virginia Raggi.
Ricordiamo che già ieri Matteo Salvini ha risposto all’invito della Sindaca in merito appunto agli episodi di violenza verificatisi durante i pre partita di incontri di calcio internazionali.
“Sono pronto e disponibile ad approfondire i temi sollevati dal sindaco Virginia Raggi, che spero di incontrare presto al Viminale”, ha detto il ministro dell’Interno Matteo Salvini, commentando la lettera inviata dal Campidoglio riguardante la sicurezza della Capitale in occasione delle manifestazioni sportive.
E ancora dice Salvini: “I violenti non sono e non saranno tollerati, dentro e fuori gli stadi” conclude il responsabile del Viminale.
Dunque, norme specifiche per fermare tifosi violenti e turisti incivili. È quanto ha chiesto il sindaco di Roma Virginia Raggi in una lettera al ministro dell’Interno Matteo Salvini sollecitando «vere e proprie norme anti barbari».
Raggi ha inviato la lettera al responsabile del Viminale dopo gli episodi del 13 dicembre scorso quando un gruppo di hooligans dell’Eintracht Frankfurt ha devastato un supermercato, creato disordini e vandalizzato la zona vicino allo stadio Olimpico. Il sindaco chiede vere e proprie norme «anti-barbari per prevenire violenze e atti vandalici, in particolar modo, in occasione di partite di calcio internazionali».