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Tardelli sprona la Juve: “A Torino col miglior Ronaldo, ma la Juve rimane comunque da Oscar”

In questi giorni su RaiSport si parla molto della Juventus e della sfida che il 12 marzo attende i bianconeri.

Ai microfoni di RaiSport è intervenuto anche Marco Tardelli, grandissimo ex centrocampista della Juventus di Trapattoni e campione del mondo con la Nazionale di Bearzot.

A Madrid una Juve attendista e un Simeone pessimo, ma la Juve rimane comunque da Oscar e a torino servirà il Ronaldo mancato a Madrid. è il pensiero di un Marco Tardelli come al solito schietto.

Tardelli: “La Juventus rimane da Oscar. E’ prima in campionato e sta frantumando ogni record”.

Champions? A Madrid la Juve ha messo attenzione dentro sperando nel colpo di Ronaldo”.

Alla Juve non servono i ritmi alti con le individualità che ha, a Madrid è mancato Mandzukic che non è stato il solito. E’ mancato Ronaldo e Pjanic non stava bene. La difesa non è stata brillante come sempre”.

Una partita come a Bologna dopo la Champions ci sta, il campionato è già vinto. Simeone va squalificato, è stato pessimo”.

Tardelli, toscano come Allegri, confida nella grande capacita dell’allenatore bianconero di affrontare con lucidità i momenti di crisi: “Allegri è il classico toscano che se si arrabbia lo mostra. Però ha una grande lucidità e sa difendere e proporre le sue idee

”.

E allora via all’operazione recupero.

Perché la Juventus è attesa da quindici giorni di passione. Allegri in questi giorni ha spesso parlato di scorie ed è per questo che da cui al 12 marzo i 15 giorni servono tutti,  per cercare di recuperare tutta la squadra, nel fisico e nello spirito.

A partire  Ronaldo, perché anche quello visto a Bologna è stato un CR7 nervoso molto umano e poco fenomeno, il suo recupero sarà fondamentale per alimentare la remuntada.

Come sarà importante ritrovare lo spirito guerriero di Mandzukic, la regia ispirata di un Pjanic, i muscoli di Emre Can perché Khedira non ci sarà, il dinamismo inesauribile di Matuidi, senza contare Douglas Costa, la variabile impazzita per far impazzire Godin e di suoi compagni di reparto.

Sarà comunque fondamentale la crescita di tutta la squadra perché il dodici marzo ci vuole un’ impresa da da tramandare ai posteri.

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